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lunedì 2 giugno 2025

Prosa / Linearia: Lungo il cammino.


A U.V.

P_Irene Navarra, Lungo il cammino, AIArt e GraphicArt, 2 Giugno 2025.


Le ali delle gazze costruiscono un ponte per noi.
Io lo attraverso con passo incerto e mi avvicino.

Cumuli di neve cosmica ai lati del passaggio prodigioso.
Stelle guardiane distendono lustrini nella mia notte.
Il lamé intermittente della Costellazione della Vergine indica la strada.
Oggi cielo e terra si toccano.
Sono leggera.
Volo.
E vibro di emozioni.
Sottilmente.
Devo fare mio questo transito speciale.
Tatuarlo nella mente.
Dipingerlo nel cuore.
Finché l'anima che piange imparerà la via.

Allungo le braccia.
E le tue dita di nuvola toccano le mie.


lunedì 26 maggio 2025

Poesia / Linearia: Ancora insieme.

 
A U.V.


Ai generativa perchance.org
P_Irene Navarra, Ci sei, AIArt e GraphgicArt, 26 Maggio 2025.


Non mi manchi.
Lo so il perché.
Ci sei.
Tu mi accompagni a ogni passo.
Discretamente mi offri il braccio
e io cammino
nel giardino della nostra vita insieme,
intrecciando dialoghi segreti
che sono Pane quotidiano.
Poi mi siedo sotto il portico,
mi verso un po' di vino della tua riserva
nel calice ch' è azzurro di quel mare
navigato tanto a lungo fianco a fianco,
e lo bevo con te,
mio timoniere di giorni spesso nella gioia.
Avvolti dal profumo dei gelsomini,
nel silenzio sereno del tuo cuore,
stiamo.


Ai generativa perchance.org
P_Irene Navarra, Ancora insieme, AIArt e GraphgicArt, 26 Maggio 2025.


giovedì 22 maggio 2025

Poesia / Linearia: Sono le tue ali.


A U.V.

P_Irene Navarra,Sentirti ancora, AIArt e GraphicArt, 26 Marzo 2025


Socchiudo le palpebre
volgendo gli occhi al cielo.
Le nuvole mi toccano i capelli
come dita che leggono le onde dei pensieri.
Là ti vedo.
Infinito-immortale ormai.
Rallenta il cuore,
il fiato si fa un filo.
Lo so che tu stai bene.
Non voglio trattenerti.
Sono le ali che ti involano leggero.


mercoledì 21 maggio 2025

Poesia / Linearia: Connessione.


A U.V.

La tua vestaglia azzurra.
L'ho appoggiata sulla bergere bianca
dove sedevi la mattina.
L'ho disposta con cura.
Volevo l'illusione
che l'abitassi ancora.
Come se ci respirassi dentro.
Nelle sue pieghe la soglia dell'Assenza.
Varcarla è un attimo.
Oltre: l'ignoto che dilaga.
Questo perché, mentre ti parlo,
mi sembra che tu mi risponda.

Allora:

 
P_Irene Navarra, La vestaglia azzurra, AIArt e GraphicArt, 21 Maggio 2025.



Devo indossarla,
la tua vestaglia azzurra,
come una pelle
di tessuto florido
che induca connessione.
#Tanka111

Sarà lo spazio-
tempo dove trovarci
e ridere di scherzi
e abbracciarci ancora
piangendo solo un poco.
#Tanka112


martedì 20 maggio 2025

Poesia / Linearia: La coperta blu.

 
A  U.V.

P_Irene Navarra, La coperta blu, AIArt e GraphicArt, 20 Maggio 2025.



La tua coperta blu.
Abbandonata sul divanetto bianco,
informe come i giorni adesso.
Me ne sono avvolta stamattina.
Volevo sentirti un po' vicino.
Troppo dolore, però, nella sua stoffa.
L'anima così è diventata roccia,
mentre dal cielo si riversava pioggia infinita
sul mio giardino che ormai cancella passi
e impasta fango appiccicoso.
Di nostalgia mi uccido qualche volta.
Sollevo il velo dei ricordi,
scrollandolo in raffiche di Bora.
S'incaglieranno ai piedi azzurri delle colline.
Per là restare.
Nastri  leggeri  tra i ginepri aguzzi
di questa Terra benedetta.


giovedì 31 ottobre 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Le Voci in me.



P_Irene Navarra, I salici del mio fiume, AIArt e GraphicArt, 31 Ottobre 2024.



So che porterò le Voci in me,
rinchiuse per lo più
dentro il costato
come una gabbia
aperta solo all'occorenza
con chiavi di greve nostalgia.
Quando l'anima, i sensi, la mia vita si faranno amari,
allora sortiranno pioppi e salici
lungo le sponde di quel fiume
che mi ha vista nascere
mentre il suo canto mi uscirà dal cuore
e dalle labbra appena schiuse
s'affrancheranno note prigioniere.

Ora chiudo gli occhi.
S'affoltano visioni
e canto.
Sì.
Mi preparo
a vivere di sogni.


P_Irene Navarra, I pioppi del mio fiume, AIArt e GraphicArt, 31 Ottobre 2024.


sabato 22 luglio 2023

Poesia / 145474: L'orsetto di pezza. Lirica di Riccardo Bortolami.

 

Il giovanissimo Riccardo Bortolami è oramai diventato un collaboratore attento del Blog.
Scrive seguendo una sua esigenza, che si traduce in sentimenti delicati e profondi.
Questa mattina mi è arrivato il suo ricordo speciale di una creatura molto amata.
La pubblico volentieri, la sua lirica, perché davvero ricca di emozione.
Buona lettura.

Irene Navarra, Teddy Bear, AI Olio, 22 Luglio 2023.


Sono un pupazzo di pezza, un fedele compagno.
Nacqui dalle mani di un bimbo, con amore intessuto.
Tra le sue braccia ho trovato dimora
sentimenti speciali: un’amicizia pura, la nostra.
Il mio sorriso smagliante, cucito con cura precisia,
rispecchia l’innocenza di chi mi stringe forte.
Nei suoi occhi scintillanti, rifletto un mondo magico,
dove sogni e fantasie si fondono senza sforzo.
Ho assistito a mille tempeste con lui al mio fianco.
Abbiamo conquistato terre lontane, oltre ogni confine.
Siamo stati pirati audaci, esploratori coraggiosi,
eroi nascosti tra le ombre, protettori del regno incantato.
Le notti passate abbracciati in sogni di avventure mai vissute,
sussurravo dolci segreti, asciugando lacrime di tristezza.
Il tempo, devoto amico, ci ha donato momenti preziosi,
ma, mentre lui cresceva, le sue attenzioni si spostavano altrove.
Ora riposo su uno scaffale, testimone silenzioso
di un passato felice, ora custode dei ricordi del cuore.
Non mi pesa l’oblio, poiché nel mio essere di stoffa e feltro
ho imparato l’importanza della tenerezza.
Il bimbo è cresciuto, il legame rimarrà per sempre.
Nel cuore di entrambi si annida un legame indissolubile.
E anche se i giorni scorrono inesorabili,
porto con me l’affetto del bambino di allora,
Sono un pupazzo di pezza già giocattolo.
Adesso custode di emozioni.


venerdì 21 luglio 2023

Poesia / Piccolo poema in Prosa e Tanka 73: Dentro la Sera Viola.



La Sera Viola
offre mistero tenue ~
M'aspetta il mare
Ho la sua voce in me.
Di onda in onda canto.


Irene Navarra, Verso Loznati in Cherso, Disegno grafico, 20 Luglio 2020.


    Piccolo poema in Prosa alla maniera di Charles Baudelaire.

    Una straducola in salita, il crepuscolo struggente, dietro i cespugli in basso a lambire una costa di rocce bianche e terra rossa, il Mare.
    Li ho sempre percorsi tutti, questi sentieri con sorpresa, nella mia Cherso.
    Il cuore in battito furioso fino alla visione della lastra cangiante del Mare.
    Indaco nella Sera Viola.
    Poi la calma più serena, più fluida, più levigante il corpo e l'anima nel momento dell'immersione, mentre si fa il Buio e tutto scompare.

    La Notte cambia il Mare.
    E tu cambi con Lei e con Lui: scie luminose ti segnano i contorni.
    E lo sciabordio.
    Oh, lo sciabordio morbido di braccia e gambe offerte alle onde: melodie di sirene in risalita dagli abissi.

    La nostalgia si fa potente.
    Così disegno e scrivo.
    Sono là.
    Sulle stradine sterrate che si arrampicano per cavalcare la groppa delle colline: neri draghi dormienti sotto una trapunta di stelle.
    Domani arriverà l'incendio del Sole.
    Domani.
    Ora riposo nell'occhio Blu del Cielo e nel ventre insondabile del Mare.


Irene Navarra, In mare di notte, Olio AI e Grafica, 21 Luglio 2023



martedì 30 maggio 2023

Prosa e Poesia /Racconto breve e Tanka 50: La Scatola dei Ricordi.

 
La Scatola grigia dei Ricordi è sul letto.
La apro. 
Il coperchio l'ho lasciato nell'armadio in cui Lei, la Scatola, giace già da qualche anno.
Lievemente inquieta, ne ammiro il contenuto.
Ci sono tre cose: una vecchia maglia tinta magenta - di mohair, un po' consumata - con dentro della velina a tenerla in forma, una collana di perle e una tazzina con piattino di ceramica bianca. Estraggo collana  tazzina e piattino, ponendoli accanto alla Scatola. La maglia non oso toccarla. Mi sembrerebbe un sacrilegio.
Le lacrime iniziano a sgorgare come acqua di fonte viva. Viva per il dolore che ancora mi porto dentro dalla morte di mia madre.
Da quelle pareti di cartone rinasce il mondo di una donna che amava sopra ogni cosa il color magenta, le perle ricevute in dono da mio padre e il caffè. Che doveva essere Arabica 100%, fatto salire a fuoco minimo in una vecchia Moka ansimante o in una Napoletana tutta un'ammaccatura, versato con cautela in tazzine di ceramica bianca con relativi piattini, e ornato con un cuoricino di panna.
Lei non comperava la panna già montata, la lavorava al momento, con una piccola frusta manuale, usando un prodotto fresco, contadino, di grande qualità.
Così il suo caffè era un capolavoro scuro, forte, bollente, zuccherato abbastanza, e ingentilito da un cuoricino di panna.
Me lo preparo adesso, questo caffè, con il suo stesso rito, gli stessi oggetti, la stessa intenzione, lo faccio scendere a filo nella tazzina accanto alla Scatola dei Ricordi e gli dono un cuoricino di panna, dicendomi che è un buon viatico per il suo riposo.
Mentre sensi ed emozioni si accordano in una sinfonia di giorni pieni di lavoro insieme, di divertimento, qualche litigio, tanto parlare, bere Franconia dalla luce di gemma e mangiare a bocconi generosi pane e prosciutto carsolino.
Era la migliore compagna che si potesse desiderare.
E mi manca ogni giorno di più.
Ciao, Vida.
So che ci sei.
Sei tu che mi fai aprire la  Scatola dei Ricordi quando sono triste e la nostalgia prevale. Ci respiriamo insieme in quei momenti, piangiamo, e poi, però, anche ridiamo.
Come nella vita.
Grazie.

P.S.: Sono tornata a Rubbia in Marzo, nei boschi sotto il Castello. Ho raccolto Primule e Viole. Papà ci aspettava in macchina, leggendo il giornale.
Lo farò anche in Autunno.
E la casa si riempirà del profumo dei Ciclamini.
Dei Ciclamini e di te.

Con Amore,
Irene dai capelli ormai d'argento. Uguali ai tuoi.


Irene Navarra, Dalla scatola dei ricordi, Collage grafico, 29 Maggio 2023.


Maglia magenta,
collana a perle bianche,
tazza con caffè.
Una vita in scatola
per ricordarti, mamma.
#Tanka 50

Grazie, Daniela Alessandri, per lo spunto e i ricordi condivisi.
Le nostre mamme amavano la tinta magenta nei vestimenti.
Noi intrecciamo fili di simile sentire.