Dentro il Natale,
nel suo mistero - nudo
di gingilli e luci -
mi abbevero alla fonte
del perfetto Amore.
#tanka27
Irene Navarra, Solo luminescenze, Grafica 2022. |
Inebetirmi di luci di Natale non mi si
adatta.
Crogiolarmi in caramellosi film con ostentazioni di casette di marzapane, dolci alla cannella e biscotti allo zenzero non fa per me.
Un mese di stucchevole buonismo è quanto di più ipocrita si possa immaginare, adesso come adesso.
Crogiolarmi in caramellosi film con ostentazioni di casette di marzapane, dolci alla cannella e biscotti allo zenzero non fa per me.
Un mese di stucchevole buonismo è quanto di più ipocrita si possa immaginare, adesso come adesso.
Io amo, però.
Al di là di ogni ragionevole dubbio di chi mi legge.
Amo il bagliore rubino del Pinot versato in un bicchiere di cristallo e alzato in controluce davanti a una finestra. Verso l'ora di pranzo, col sole che risplende fulgido. L’agrifoglio del giardino fa da sfondo consenziente e ci si ammanta. Posso stare del tempo a rimirarla, la luce del vino, unico addobbo coerente di questo lento ucciderci tra odio e crudeltà. Che di Natale - quello vero della Rinascita persuasa - ha poco o niente. La smania ossessiva del ritornare al prima di qualsiasi morbo o pandemia, al prima del maledetto 24 febbraio di strage e sangue, non ha senso.
Amo il bagliore rubino del Pinot versato in un bicchiere di cristallo e alzato in controluce davanti a una finestra. Verso l'ora di pranzo, col sole che risplende fulgido. L’agrifoglio del giardino fa da sfondo consenziente e ci si ammanta. Posso stare del tempo a rimirarla, la luce del vino, unico addobbo coerente di questo lento ucciderci tra odio e crudeltà. Che di Natale - quello vero della Rinascita persuasa - ha poco o niente. La smania ossessiva del ritornare al prima di qualsiasi morbo o pandemia, al prima del maledetto 24 febbraio di strage e sangue, non ha senso.
Si può morire d'illusione.
Alzo il bicchiere, dunque.
Contemplo il suo contenuto sfavillante nel sorriso del quasi mezzogiorno, e me la godo. Con la mente, con il cuore. Mentre i sensi registrano lo spiegarsi impavido di doni naturali.
Non so davvero
altro modo di salvarmi dalla socionausea montante, dalla noia del vagliare ottundimenti collettivi e fiumi tossici di gioia forzata.
Mi chiudo in casa. Mi arrocco nella mia tana confortevole e, tutt’al più, ramingo pensosa col mio Pippo Magnifico Setter Inglese per la campagna gelida di dicembre.
Mi chiudo in casa. Mi arrocco nella mia tana confortevole e, tutt’al più, ramingo pensosa col mio Pippo Magnifico Setter Inglese per la campagna gelida di dicembre.
Noi ci guardiamo e ci si snodano dentro carole novelle.
Orme uniche nell'erba intirizzita, le nostre. Della presenza umana solo vaghi fantasmi, laceri al vento.
Le sonagliere di slitte inconsistenti scandiscono il cammino. Flebili e tenaci.
Un passo dopo l'altro andiamo fino al porpora del Tramonto sulla mia Terra ancora benedetta.