Visualizzazione post con etichetta meditazione cromatica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta meditazione cromatica. Mostra tutti i post

venerdì 17 marzo 2023

Poesia / Tanka: Annichilirsi nel colore.

 
Se mi potessi annichilire nel colore, certo che lo farei.
Scelgo il colore viola.
Anzi: il viola delle Viole.
Chiudere gli occhi e sentirlo, quel colore, con il suo aroma intenso e quelle retronote appena percettibili di terra, erba secca e muschio.
E intuirlo, poi, come un alone raro, mentre sciogli i legami e vai.
Liberamente in volo.
Un filtro di perfetta droga, il viola, che imbriglia sensi e mente.
E soffoca gli eccessi dell’arancio, quelli accecanti del sole all’orizzonte. Perfino il verde.
Sollievo e nuance purissime.
Nei petali discreti di una Viola puoi riposare e credere che un angelo di luce con in mano la fiamma del riscatto scenda dal cielo a consolarci, sorreggerci, salvarci.
Così, poi, preghi.
Aspettando il suo miracolo.
 
Irene Navarra, Una tazzina di Viole, Fotografia e Grafica, 17 Marzo 2023.

Una tazzina
di Viole da inalare -
Droga sottile?
Nettare piacevole
in questo Mondo-Fuori.
Tanka13

17 Marzo 2023.
U-May

sabato 11 marzo 2023

Poesia / Frammento 43: In Luce Blu (Meditazione cromatica).



Irene Navarra, In Luce Blu, Fotografia, 10 Marzo 2023.


A ondate lente
la Luce della Sera 
sta conquistando il cielo.
Il Blu con la sua quiete è farmaco solenne.
Socchiudo gli occhi 
e aspetto nel silenzio che m'invada.
Mentre le nubi vanno 
in questo pomeriggio tardo
di quasi Primavera.  

lunedì 24 ottobre 2022

Poesia / Cronaca: Il colore dell'infinito.

Fermare il transitorio della nostra esistenza.
Ci provo con tutta me stessa.
E ci riesco talvolta.
Quando, meditando sull'eterno scorrere delle onde, il mio cuore accorda il suo battito a quello del mare. Quando tutto diventa azzurro, indaco, verde, bianco.
Trasparente.
Puro.

PDPhotos, Water-Roller, Pixabay.

Farmi d’azzurro, d'indaco, e verde,
e bianco nel mio cuore-onda
che si ravvolge e rotola
dentro la sua stessa dimensione
dove non si trova compimento
e tutto avviene
come se
non fossimo mai nati veramente
da un seme solo umano.
 
Ecco. Quello.
Voglio quello in me.
Per essere così anch’io
il colore dell’infinito.
 

giovedì 28 ottobre 2021

Poesia / Percezioni: Una sera (Meditazione in Chiarissimo Blu).

Avviene per caso.
Che tutta la tua essenza, intendo,
torni a pulsare di vita.
Avviene.
E tu, grata, senti di star fendendo il cielo Chiarissimo Blu.
Il cielo non più sopra di te, ma in te e attorno a te, dentro la rinata energia spirituale,
fatta di nuovo eccellente nuotatrice
pronta a solcare il mare dell'Infinito.

Irene Navarra, Il cielo Chiarissimo Blu mi chiama, Fotografia, 28 ottobre 2021.

Stasera il cielo Chiarissimo Blu sembra riversarmisi addosso.
Inspiro il suo colore prezioso.
Zaffiri orientali scendono blandi.
Tutto è calmo.
Inspiro ancora e il corpo si dissolve.
Sono una fibra Chiarissimo Blu dell'aria che scolora.
In pace finalmente.
Dopo tanto girovagare ritorno alla mia casa di Luce.
Sto bene.
 

domenica 25 aprile 2021

Poesia / Haiku: Nel Blu.

 

Oltre i cespugli
scorre lento il fiume –
Nel Blu io aspetto.


Irene Navarra, Oltre i cespugli, Fotografia e Grafica, 24 Marzo 2021.


sabato 10 aprile 2021

Poesia / Percezioni: Transiente.


Foto di Stefan Keller da Pixabay .


Nel sogno di illusione arborea,
che mi si apre ogni mattino
quando le palpebre fibrillano
su occhi impazienti di vedere
ma la mente rifiuta di assentire,
resto serena e immobile:
aspetto la mia Beatitudine
che arriva metamorfica e puntuale.

Senza più il peso greve della carne
ho rami e foglie tra i capelli
fibre setose al posto della pelle
e radico impetuosa.
Come pianta sana.
Sono - nel sogno almeno -
un organismo transiente
frutto di trasformazione.

Mi chiamo sempre Irene
so che ho una casa, un cane,
una famiglia: un vivere normale.
So però pure che,
nel dormiveglia, mi addentro
in una vita altra
scandita da fruscii, lusinghe lievi,
suoni di coccole armoniose
che ritmano tra loro.

Se sento un tocco sulla spalla
- sempre nel sogno di illusione arborea -
scorgo racemi e bacche attorno a me
che slacciano linguaggi di movenze
in schiocchi brevi e rapide sferzate.
Si snoda allora il Sovrumano:
il mio Legato inizia a raccontare
nel codice privato
ch’è la sua favella.
Io sto bene.
 

giovedì 8 aprile 2021

Poesia / Percezioni: Avverto una fragranza (Meditazione cromatica in Viola, in Verde e in Ocra).


Si è compiuto un ciclo per me.
Quello dell'investitura cromatica.
In questo assolato pomeriggio trascorso a girovagare tra le grasse zolle della mia campagna ho sentito la prepotenza del colore invadermi e conquistarmi. Le mie difese umane si sono dissolte. Arresa all'imponderabile attrazione che intrideva l'aria, ho respirato Viola, Verde e Ocra: i pigmenti prodigiosi della mia Terra in Aprile. Quando cioè: 

Di tocchi lievi
ha il passo Primavera.
Vestendo viole.

La Meditazione conseguente è stata quanto di più spontaneo potesse accadermi. Ne porto ancora i segni cangianti sulla pelle. Probabilmente li vedo solo io. Ciò però mi basta.

Irene Navarra, Di viola e Ocra, Acquerello grafico, 5 Aprile 2021-


Avverto una fragranza fervida
mentre percorro a passi lenti 
il mondo agreste dietro casa mia.
Al bordo del tratturo solitario 
fioriscono le viole in chiazza densa. 
Svettano fili d’erba dura.

Mi siedo nella polvere
davanti a quella zolla viva
di corolle un po’insolenti. Suggestive,
Vi immergo i palmi delle mani
e sento la sua grana
pervadermi sottile.

Me ne sto quieta
- le mani nella zolla,
gli occhi allagati dal suo viola –
ad ascoltare il nuovo cuore floreale
che batte balsamo screziato.
Resto allacciata
a questo suolo benedetto
dove ogni senso si fa lieve
e il corpo vibra rigoglioso
in fremito crescente.

E poi, di colpo,
un lampo nel pensiero:
“Oggi non ho guardato il cielo”.
Inspiro Viola. Impasto Viola nella bocca
come se fosse vino resinato.
Espiro gromma scura.
Inspiro Viola e Verde
in fibrillante brezza nella gola.
Espiro rimasugli di pantano.
Inspiro Ocra luminosa.
Espiro lacci di parole.
Si libera la voce.

Dirò delle colline d’oro bizantino,
del loro ridere discreto
con qualche tocco d'ambra. 
Dirò anche del cielo.

All'orizzonte cromo chiaro.
In alto un fiato cilestrino appena apparso.
Alle pendici: io. Le viole.

venerdì 2 aprile 2021

Poesia / Percezioni: Festa di Nozze (Meditazione in Bianco dal cuore Giallo).

Questa mattina
Seta sposa Ciliegio.
Festa di nozze.

Silvia Valenti, Il mio ciliegio, Fotografia, 1 Aprile 2021

Didattica minima di Meditazione cromatica.

Appuntate l'attenzione sull'immagine in generale.
Restateci un po'.
E poi, piano piano, fermatevi sul fiore di ciliegio che più vi attira.
Con calma.
Osservatene la corolla nell'insieme, e poi focalizzatevi sul suo centro, là dove tutti i petali si incontrano. Sistematevi, adesso, con il pensiero in quel piccolo luogo.
Sedetevi comodi  nella stanza segreta del fiore prescelto. 
Non c'è sensazione più appagante.
Socchiudete le palpebre e lasciatevi andare nel fresco profumo che si espande lieve.
Siete oramai leggera Seta frusciante accarezzata dalla Brezza di Primavera.

Quando la mente non avrà altro Dio che il fiore e il suo profumo, allora guarderete il mondo nella purezza assoluta del Bianco nascente e con gli occhi-pistilli d'oro Giallo del cuore.
Fate scorrere in voi la linfa della pianta, respirando assieme a lei.
Siete in simbiosi profonda.
Inspirate Bianco dal cuore Giallo.
Espirate oscuro morbo tossico.
Come un mantra cromatico inspirare ancora colore lucente.
Espirate buio limaccioso.
A lungo.
Soavemente.

Nell'infinitesima dimensione conquistata state meditando.
Così come meditano le nubi e i fiori di ciliegio.
Con naturalezza.
Il miracolo si è compiuto.


P.S.: se sceglierete un modello naturale,
l'identificazione meditativa sarà perfetta.

lunedì 15 marzo 2021

Poesia / Frammento 30: Oslavia, i suoi occhi.

Meditazione cromatica (in Rosso e in Blu).
Ore 18.10 del giorno 15 marzo 2021.


Oslavia si accende.
Fiori di Luce a stella
adornano il Tramonto
che arrossa le colline.
Il cielo si prepara.
Indossa il suo mantello da mago
oscuro ridendo Blu cobalto.

Irene Navarra, Di Rosso e di Blu / Guardando la Collina di Oslavia, Fotografia e Grafica, 15 marzo 2021.


Gli occhi di Oslavia mi ammiccano.
Sanno che parlerò con loro.
A sbirciate repentine e assensi lunghi.
E sarò l'interprete esatta dei loro desideri.

Li sento nella pelle, nella mente, nel cuore.
Il sangue ora fluisce in sintonia con la linfa della mia Terra.
Godo dei suoi doni sublimi.

Alzo lo sguardo mentre attraverso il Campo Grande dietro la mia casa. In ascolto. Il Sole interagisce con le nostre storie. E ci racconta le sue. Tra poco scenderà dietro le creste sorelle che lo accolgono ogni Notte. Tra la Collina di Oslavia e il Monte Calvario c'è una profonda linea di seno, una culla naturale in cui Lui può ritirarsi ripiegando i suoi raggi, penso danzando lenta, in altalenare ritmico sulle punte e sui calcagni, le braccia come vele al vento. 
Arte mimetica serale per allentare i nodi e blandire energie troppo palesi.
C'è un fruscio nell'aria. Un trepido intonare note armoniche. Niente singulti, niente pena. Solo il distendersi di un Assolo un po' malinconico.
Forse l'annuncio dell'imminente sonno siderale.

Il Tramonto Rosso e Blu sembra ordinato su misura per me, che inalo quei colori fino al midollo. Oggi il bisogno estremo di respirare gamme contrastanti me lo porto dall'Alba.
Rosso e Blu, bisbiglio camminando sul tratturo inondato di calda Luce calante.

Inspiro Rosso.
Espiro fiati guasti e nerofumo.
Parole a uncino scolpite dentro il cielo.
Inspiro Rosso. Mi scoppia un incendio dentro il petto. Brucia la Furia del mio giorno.
Espiro grumi tossici. Grigiastri.
Avanza un Blu cobalto a stringere e sbiadire scintille incandescenti, annichilite in bianco. 
Inspiro Blu.
Espiro nastri di vapore argenteo.
E salgo oltre le nubi.
A incontrare gli Astri.

Le Stelle aspettano le ombre degli umani per dialoghi segreti.

sabato 13 marzo 2021

Poesia / Frammento 29: Calvario Verde.

Meditazione cromatica.
Ore 10.30 del giorno 13 marzo 2021.


Seduta tra le erbe già rigogliose del Prato Grande nella mia campagna - accanto a me Pippo Magnifico Setter - ammiro il profilo del Calvario che si staglia all'orizzonte. Chiudo gli occhi per un attimo e lo rivede brullo e consumato dall'arroganza degli uomini, così com'era molti anni fa. Ora si adorna di un manto riccioluto che mostra una gamma di verdi sfumanti in malva scuro.
Lui è il mio Dinosauro dormiente dalla groppa cespugliosa e intricata.
Il giovane principe tramutato in favoloso animale ma pronto a svegliarsi al mio primo sorriso. Lo guardo con amore, quel suo profilo tanto morbido. Sta per scuotersi tutto in sussulti di gioia pura.
Il suo Verde è il mio Verde.
Pace profonda nel nostro respirare insieme.
Tutto ritorna.
Pippo inala immobile il sereno fluire del Mattino.
Nell'Armonia sottile del Creato, il vivere più vero.

Rinasce Verde
la cresta del Calvario -
Nessuna croce.

Irene Navarra, Calvario Verde, Acquerello grafico, 2021.

mercoledì 17 febbraio 2021

Poesia / Percezioni: E poi ci apparvero le colline viola.


Irene Navarra, Le colline viola, Fotografia e Grafica, 2021

E poi ci apparvero le colline viola
e furono risa e canti
e un nostro andare più veloce. Allegro.
Perché laggiù, dove svaniva il Sole
abbacinato della sua stessa luce,
avremmo riposato in campi di lavanda
e ascoltato Eartha Kitt
bevendo vino di Lillà.

Così bevemmo il vino del Lillà.
Mentre il cielo svariava nelle nubi 
- ombrose -
di quella sera strana,
in noi si aprirono
i suoi rari paradisi.

Adesso è il momento di ascoltare Lilac wine, una canzone  composta da James Shelton negli anni '50. Fu portata inizialmente al successo (1953) proprio da Eartha Kitt, attrice, cantante, ballerina e attivista politica statunitense vissuta tra il 1927 e il 2008. Il brano musicale trovò ampio successo nell'interpretazione di Jeff Buckley che la inserì nel suo album Grace del 1994 (qui).