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Irene Navarra, La china, Disegno grafico, 2017. |
Impronte
digitali folli
inerpicate
sulla privazione
dalle
creste indocili, taglienti.
Morse
ribelli sopra spine gravide.
Di
assenzio attinto alla mia
Risali la china del dolore aiutandoti con le mani. Logorandoti le mani per raggiungere la cima da dove speri di contemplare distaccato le cose della Terra.
Risali lento.
Lungo il pendio di pietre aguzze, zolle aride, profili scoscesi.
Arranchi a occhi bassi.
Attento alle ferite naturali su cui calchi impronte stanche.
E non ti accorgi che nel cielo vibrano le ali d'Angelo di chi ti ha lasciato in questo nostro esiguo sempre.
Poi, seguendo un richiamo sottile, alzi la testa. Così, la luce incide d'arabeschi azzurri il tuo pensiero.
Mentre il respiro si fa lieve.
Oh, sì. Finalmente lieve.
Leggi un'altra lirica dedicata alla splendida creatura con cui ho vissuto gli anni felici della mia vita: Odore umido di tigli.