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giovedì 14 dicembre 2023

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (13 - Gorizia - Pippo tra i fiori).


    Eccolo, il mio Magnifico Setter Inglese Pippo.
    In un ricordo dell'estate.
    Pippo tra i fiori mi punta e mi si rovescia addosso.
    Con entusiasmo travolgente.
    È finalmente il cane gioioso che sarebbe stato sin da cucciolo, se non avesse vissuto in una gabbia da riproduzione per nove lunghi anni.
    Li brucerei tutti, i luoghi della tortura animale.
    Quando l'ho adottato aveva gli occhi fissi, rossi e allucinati. Da folle.
    Ora sono agate brillanti dalle mille sfumature.
    La coda ha il pelo lunghissimo.
    Le barbe del sottogola arrivano a terra,
    E le zampe sono fornite di babbucce di pelliccia incredibili.
    È una meraviglia.
    Ha problemi di salute derivati dal lungo stress patito.
    Qui però non voglio parlarne.
    Qui voglio parlare del nostro viaggio insieme. Perfetto viaggio fatto di piccole tappe: di fiducia in fiducia fino al traguardo degli occhi dentro gli occhi.
    Con la stessa espressione amorevole.
    Adesso Lui è sereno.
    Ha una casa comoda da cui non vuole uscire. Non gli interessa neppure il giardino. Che se ne fa di alberi e aiole quando ha divani e poltrone? Quando può trasferirsi da una stanza all'altra senza alcuna interferenza umana? Gli piace però anche passeggiare nella nostra campagna selvaggia, tra vigne e gelsi rigogliosi.
    Allora: il suo è stato un lungo itinerario costellato di sofferenze di ogni tipo ma ora è qui, tra queste pareti accoglienti e qui desidera stare.
    È arrivato a Itaca. La sua speciale Itaca di letti morbidi, lini freschi, copertine calde, erbe profumate, tratturi solitari. Il tutto sullo sfondo del mio cuore.


P_Irene Navarra, Pippo tra i fiori, AIArt, 13 Dicembre 2023



Se chiamo Amore!
viene correndo lesto.
E poi aspetta
il naso contro naso
e delle dita il tocco.
#Tanka 89

sabato 5 agosto 2023

Poesia / Frammento 67: Un mondo che non ha l'eguale.


A poca distanza da casa mia resta, ancora parzialmente in piedi, un gruppuscolo di costruzioni con uno rimasuglio di muro di cinta in laterizio. Al luogo, immerso in una natura trascurata e selvaggia, è stato dato il nome di Le Casermette.
Là si andava a giocare.
Là si va ancora a camminare.
E quando mi ci ritrovo, i ricordi si fanno frenetici, mentre la nostalgia incalza.

Per saperne di più sulla storia del sito, segui questo link.


Irene Navarra, Un mondo che non ha l'eguale, AI Olio su tela e Grafica, 5 Agosto 2023.



Dietro le Casermette diroccate
un mondo che non ha l'eguale:
grassa erba feconda
spettinata dalla Bora
e fiordalisi-anima azzurra
sfilacciata dove indugia l'ombra
srotolando petali imperfetti.
Il rosso dei mattoni morti
assorbe i raggi del meriggio.
Nell'impassibile scorrere del Tempo
attendo una rinascita qualsiasi.
Per me e per il luogo cancellato
ma vitale nel ricordo buono.



giovedì 3 agosto 2023

Poesia / Frammento 66: Al di qua dei fiori.

 

Irene Navarra, Vigne a San Floriano del Collio, AI Olio su tela, 3 Agosto 2023.


Al di qua dei fiori
guardo.
Lo steccato un po' sbilenco,
la vigna che placida si appoggia 
e lo inghirlanda,
i fratelli cipressi,
i seni morbidi delle colline,
le montagne azzurre per la distanza.
Un sunto del Creato, qui,
sotto il cielo benedetto della mia terra.

Non sono mai stata tanto vicina a Dio.
Nella sua Gloria dilagante
di stelo in stelo,
foglia in foglia,
io sono fatta di corolle
sapide di Luce.

sabato 29 luglio 2023

Poesia / Tanka 75: Fiori nei capelli.

 
Stupore.

Irene Navarra, Bianco e Fiori, AI Fotografia e Grafica, 28 Luglio 2023.



Fiori nei capelli ~
Bianchi, capelli e fiori,
Bianca la Luce
che sorride all'anima,
Bianca anche Lei ~ Stupore.
#Tanka 75

IQ48


martedì 27 giugno 2023

Prosa / 145474: Nubi e fiori di Magnolia. Racconto di Irene Navarra.

 

Irene Navarra, Matilda e Maya, AI e Grafica, 27 Giugno 2023.


    Matilda era scomparsa.
    I genitori se ne accorsero verso l'ora di pranzo, quando alla chiamata usuale non rispose.
    Andando dopo un po' a controllare, videro che non occupava la solita postazione sul ramo più basso dell'imponente Magnolia di nome Maya, dominatrice assoluta del loro giardino.
    In genere se ne stava lì, seduta o sdraiata in una curva dolce dell'amico ramo, e meditava contemplando il cielo.
    E ciò, in particolare durante l'Estate, quando la pianta si copriva di infinite corolle, splendenti tra le foglie di un lucido verde da un lato e marrone velluto chiaro dall'altro.
    Le nubi erano i suoi soggetti preferiti di osservazione profonda. Le scrutava, attraverso il filtro degli enormi, profumatissimi fiori di Maya, e naufragava in uno stato di leggerezza ineguagliabile.
    L'arte della meditazione, gliel'aveva insegnata una delle suore che erano state sue insegnanti: Nun Maria Pia. Nun perché insieme parlavano in inglese. G
razie a lei, sin da  bimba aveva coltivato le due discipline con applicazione straordinaria.
    Meditare e Contemplare erano per Matilda fatti esistenziali.
    Da sola, poi, si era appassionata alla meditazione cromatica. Le riusciva bene. Le sedute avvenivano in modo spontaneo con una graduale immersione nel colore, e il bianco delle Magnolie stagliato contro l'azzurro del cielo e le tinte cangianti delle nuvole, le era davvero congeniale. Lei diceva che dipendeva dai cromosomi ereditati dalla nonna, che era una riconosciuta Sciamana, amata e venerata in paese come una Santa per la sua capacità di guaritrice.
    Genetica pertanto, la sua propensione. Una dote di famiglia.
    Nei bianchi petali a formare corolle dal cuore appena crema-rosato, o sfumate di viola in alcuni giorni privi di Sole, ci si infilava, Matilda, con il suo pensiero sottile e partiva per magnifici viaggi di benessere spirituale.
    Il sorriso di Nun Maria Pia la seguiva sempre, bonario e attento.
    Avventure, le sue, che le davano purezza e serenità.

    Il giorno della scomparsa l'avevano vista in molti. Tutto sembrava normale. Della normalità di Matilda, naturalmente. Ma ci erano abituati. Guardavano e passavano oltre con un senso di incanto ineguagliabile. Nella posizione del loto, le mani abbandonate in grembo, ispirava tenerezza.
    Ormai Matilda in meditazione era un elemento essenziale di quel mondo perfetto.
    Sapevano che aveva altri luoghi propizi in cui rifugiarsi.
    Non si preoccuparono di non vederla sul solito sedile arboreo.
    Se non era sul suo ramo preferito, potevano trovarla nel fosso delle rane, o sotto gli ulivi a chiacchierare con le cicale.
    Cose così. Cose da Matilda.
    Quel giorno però, la ragazzina sembrava proprio sparita. Strano parve che i due Golden, Emma e Pablo, che lei adorava e la seguivano sempre, fossero tranquillamente accucciati all'ombra della Magnolia.
    Nannavano sereni.

    Incominciò a serpeggiare la preoccupazione.
    La madre radunò i lavoranti della loro Azienda agricola e li organizzò in squadre di ricerca, il padre si mise a correre a cavallo le campagne seguendo eventuali tracce del suo passaggio.
    Nulla.
    Nulla.
    Nulla.
    Una patina opaca si diffuse sul paesaggio.
    Pareva che il Sole se ne stesse andando, soffocato dall'ansia cupa che esalava dai cuori stretti in una morsa.

    Quando Rosa, la sua tata, alzò gli occhi al cielo, la paura che l'attanagliava svanì.
    Rosa aveva rivolto lo sguardo al cielo per implorare l'aiuto della Vergine.
    Allora aveva visto uno spettacolo incredibile: le nubi si erano condensate in petali bianchi dalla sfumatura rosata e avevano formato una sorta di chioma d'albero in cielo.
    Là dormiva Matilda.
    Bellissima.
    Sorridente nel sonno.

    Decisero così di lasciarla riposare, senza disturbarla.
    In fondo era proprio grazie a lei che quel luogo continuava a essere benedetto da Dio e in pace.
    Le sussurrarono Sogni belli, Matilda, e si accinsero a ritornare felici alle quotidiane faccende.
    Erano sicuri che le nuvole avrebbero formato una scala per farla scendere.
    La Terra poteva aspettarla con pazienza.
    E tutti loro anche.
    I genitori strinsero mani, regalarono focacce dolci e bottiglie di vino rosato e, abbracciati, ritornarono a casa.
    I due golden rimasero quieti all'ombra di Maya.
    Sapevano che, proprio sotto il suo ramo più basso, Matilda avrebbe ritoccato il suolo.

Irene Navarra

 
Irene Navarra, Tra i fiori di Maya, AI e Grafica, 27 Giugno 2023.



martedì 20 giugno 2023

Poesia / 145474: Flora incantata. Lirica di Riccardo Bortolami.


Piccola critica per un giovane poeta

Riccardo l'abbiamo conosciuto per due racconti brevi, davvero deliziosi, già pubblicati su questo Blog (Qui il primo e Qui il secondo), devo dire con successo di pubblico perché le visualizzazioni sono state tante. Spigliati e originali si connotano per uno stile asciutto e a tratti poetico.
Le emozioni prevalgono nei suoi testi ancora acerbi e molto interessanti.
Buon segno, dunque.

Oggi mi propone una lirica sui fiori.
La leggo e mi si dischiude un mondo speciale in cui ogni elemento ha un suo carattere ben preciso. Che il nostro scrittore in erba sa cogliere con profondità e delicatezza.
La pubblico, pertanto, molto voentieri, e ve la affido, cari lettori. come emblema di un unico, precoce sentire.
Irene Navarra

Irene Navarra, Flora incantata, AI e Grafica, 20 Giugno 2023.



Nei giardini e nei campi aperti
fiori si ergono con orgoglio,
colori vivaci e sfumature delicate
intonano un canto senza voci.
Petali aprono con grazia
corolle uniche e pure,
morbide al tatto,
in intarsi di luci e ombre.
Come ricami.
Girasoli inseguono il sole
con i loro volti luminosi,
tulipani stagliano righe ordinate
donando eleganza in modi curiosi.
Rose dal profumo avvolgente
Svettano soffici e vellutate.
Mughetti rigogliosi di segreti
occhieggiano tra le foglie.
Nell'aria s’espande un'essenza delicata.
L'iris sorride malizioso,
i gigli si innalzano con maestà,
le margherite dal cuore candido
infondono dolcezza.
Fiori selvatici danzano al vento
liberi di crescere senza confini,
violetti delicati nascosti in mezzo all'erba,
offrono umili doni.
Ogni fiore racconta una storia di bellezza.
Sono dipinti viventi sulla tela del mondo.
E noi li ammiriamo nel loro splendore.
Emozioni senza parole.
Poesie silenziose e visioni mute.
L’anima e il cuore esultano.

20 Giugno 2023

È nato un poeta.

Irene Navarra, Fiori in libertà, AI e Graficam 20 Giugno, 2023.





Poesia / Tanka 59: Pablo e i fiori.

 
Oggi voglio ricordare una creatura speciale:
il Golden Retriever Pablo dei fiori.
Dove c'erano fiori, là lo trovavi.
Ed era merviglioso guardarlo mentre li annusava estasiato.
Il mio Pablo adottato a quattro anni e mezzo e neanche quindici chili.
Stava morendo per denutrizione.
Ci siamo guardati ed è stato Amore puro.
Abbiamo vissuto insieme 10 anni di avventure e gioia.
Poi è andato nella Luce.

Irene Navarra, Pablo e i fiori, AI e Grafica, 20 Giugno 2023.


∞∞ 
Io amo i fiori ∞∞
mi dichiarava Pablo
con i suoi occhi
dolcissimi di Golden.
Fiori di Luce adesso.