Lascio da partei suoni dei metalliil rombo stizzito dei motoril'odore acre del cemento -Voglio la linfa lenta delle pianteil trepido frusciare del trifoglioil muschio tra le dita.Avvolta dal silente gelodella mia Terra benedettagli occhi puntati ai piedi bludelle colline lungo tutto l'orizzontee lentamente su verso le nubiascolto il mormorio gentiledei semi accolti dalle zollee pronti a ritornare.Finché so presentirei giorni del risvegliopoi quelli di furore accesifino allo struggimento del caderecon sobria graziase il vento non li turbanella sua rapina.Queste stagioniormai quasi compiute in mele conto nelle mani.E poi sorrido.Grata.
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domenica 27 novembre 2022
Poesia / Percezioni: Nel corpo le stagioni (Via dalla pazza folla e dal suo mondo).
martedì 11 luglio 2017
Poesia / Percezioni (Tramonto metafisico - Nuotando verso il sole che si tuffa in mare).
Avete mai provato un travolgente senso di comunione con il Mondo Astrale?
A me è successo.
Su una spiaggia dell'Isola di Cherso.
Irene Navarra, Tramonto metafisico, Disegno grafico, 2013. |
Il rosso colava dalle ciglia del sole
e dai suoi occhi enormi semiaccesi.
Le palpebre ormai quasi serrate,
scrollava la sua resina di fuoco
spargendo gocce di scarlatto,
snudando spade incandescenti.
“Prendete recipienti!
Salvate un luccichio della sua luce!”
gridai togliendomi le vesti.
E mi allungai nel mio biancore
sull’altare duttile del mare
intriso tutto da quel sangue.
E navigai come un vascello
di materia consenziente
puntando verso il sole.
(Avrei dormito un po’ nel suo pensiero.)
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