Lascio da partei suoni dei metalliil rombo stizzito dei motoril'odore acre del cemento -Voglio la linfa lenta delle pianteil trepido frusciare del trifoglioil muschio tra le dita.Avvolta dal silente gelodella mia Terra benedettagli occhi puntati ai piedi bludelle colline lungo tutto l'orizzontee lentamente su verso le nubiascolto il mormorio gentiledei semi accolti dalle zollee pronti a ritornare.Finché so presentirei giorni del risvegliopoi quelli di furore accesifino allo struggimento del caderecon sobria graziase il vento non li turbanella sua rapina.Queste stagioniormai quasi compiute in mele conto nelle mani.E poi sorrido.Grata.
domenica 27 novembre 2022
Poesia / Percezioni: Nel corpo le stagioni (Via dalla pazza folla e dal suo mondo).
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