L'immagine è volutamente nebulosa, simbolo perfetto della nostra dimensione in cui non c'è più niente di certo.
Si dissolve il mondo con un che di beffardo.
Il mondo. Sì.
Una girandola illusoria, subdola e capricciosa, che ci minaccia mentre detiene ogni controllo
e ci irride quanto e come vuole.
Così abbozziamo una sorta di linea di difesa in trincea spingendo lo sguardo oltre l'orlo della buca
di quel po' che serva a farci capire la labile limitatezza del nostro orizzonte terrestre.
e ci irride quanto e come vuole.
Così abbozziamo una sorta di linea di difesa in trincea spingendo lo sguardo oltre l'orlo della buca
di quel po' che serva a farci capire la labile limitatezza del nostro orizzonte terrestre.
Là fuori pesa un fumo denso.
Si è mangiato ogni dettaglio.
ll cielo è invaso da tenui accensioni soffocate.
A noi non resta che il trascendente.
Il futuro ci coincide nel nostro stesso non essere progressivo.
E il ritmo di distruzione incalza con la musica sincopata di Scott Joplin.
Un degno sfondo ironicamente sonoro per l'immortalità incipiente.
E il ritmo di distruzione incalza con la musica sincopata di Scott Joplin.
Un degno sfondo ironicamente sonoro per l'immortalità incipiente.
AMEN.
Irene Navarra, Senza orizzonte, Grafica, 14 Giugno 2022. |
Aspetto la consegna di un regalo.
L’itinerario l‘ho seguito sul pc.
Partiva da un recapito straniero
scarabocchiato con la penna blu.
Blu misto grigio verde
cielo e nubi verso sera
o medio fondo
terra quasi nera
io non so capire
anche se là
di cielo e terra si parlava
So però sentire.
I palmi aperti verso l’altoaspetto di essere immortale,aspetto questo inusitato ruolomentre decade la mia carne,il mio respiroe soffiano i felini al mio passaggiosolcata dalla vita
come un treno in corsa.
Musica ragtime.
So questa musica che batte
e mi sbeffeggia lesta
e viene da lontanodietro la linea delle zolleormai quasi dissolteambiguamente nebulosa.
Lei non è orizzonte.