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mercoledì 1 marzo 2023

domenica 21 marzo 2021

lunedì 6 aprile 2020

Haiku / Dharma Pops.


Vi presento questa mia raccolta lirica.
Vi troverete Illuminazioni e Pensieri di ispirazione zen.
Sono Dharma Pops alla maniera di Kerouac
Ogni frammento è accompagnato da Visioni di mia creazione.






Per scoprire il contenuto fate scorrere il libro nel suo box di incorporamento.



mercoledì 12 aprile 2017

Poesia / Senza parole - Creature (Con Shan Sa).


Informe drago all'improvviso. 
O forse un pesce.
In fondo solo macchie di colore
le creature che si sfilano dall'angolo dell'occhio.

Però con buona voce.

Creature.
Irene Navarra, Drago o Pesce?, Acquerello grafico, 2017.

Dice Shan Sa (E io le credo):

Su un sentiero coperto di foglie morte,
Il monologo di una scopa di bambù

(Da Lo specchio del calligrafo, Stampa alternativa, 2009.)

E adesso il link a Peppermint Noia.

lunedì 10 aprile 2017

Poesia / Senza parole - Intersezioni.


Curiosa di sapere
il cuore delle cose
le intersecavo per guardarci dentro
e là scoprire il nesso.
Quello che ci fa vivere
di sola melodia.

C'è una ragione in tutto.

Nel cuore della cose.
Irene Navarra, Intersezioni, Acquerello e Matita, 1964.

Nel tempo mi sono interrogata
sulla mia poltrona a fiori.
Sarà meno serena
se mi farò tanto leggera
da non lasciare impronte?

Sento dalla sua grana che s'increspa
un gelido, palpabile terrore.

E ora il video. Racconta l'anima delle cose.




venerdì 17 marzo 2017

Haiku / Noterelle un po' critiche (5). Parola di IQ48.


Rosso e violetto
nel campo estivo-mare
di erbe e spighe.

La mia poetica del Frammento.
Irene Navarra, Non-Haiku-Front / Cuspidi elettriche, Disegno grafico, 2016.


Studiando i grandi maestri (Andrea Zanzotto).

"Gli haiku saettano come smussate freccioline che ci vengono da un mondo simile a quello di Alice, ma dotato di una sottile, intricata coerenza che non è soltanto il rovescio dello specchio delle nostre coerenze. Sono spiragli da cui filtra qualcosa di accecante e insieme di carezzevole, sono cuspidi elastiche di qualcosa che deve restare sommerso, per noi (e forse per tutti), ma che pure sentiamo necessariamente nostro."
Da Cento haiku, Guanda, 1987.

Sono d'accordo. Tutto ciò va bene come analisi del mondo-haiku giapponese. Io però voglio scrivere in modo scisso e intenso. Cerco una dimensione decontestualizzata. Uso (e non uso) i punti, le virgole, le analogie, le metamorfiche sentenze. Ho noia delle stanche evoluzioni strascicate per diciassette more. Se c'è il trattino non sempre è un kireji e non fa saltare nulla. Anzi talvolta accorda. Uso anche lo slash. A dire il vero anche l'hack and slash come sistema.
Unisco Disunisco Strappo Ironizzo Accendo Smorzo.
Formulo essenze visionarie.
Voglio che i miei frammenti siano cuspidi elettriche nate dall’indistinto per miracoli fulminei. Nessun elastico a trascinarmi indietro.
Parola di IQ48.

E ora il video. In italiano e in inglese.