mercoledì 25 settembre 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: La Sintesi del Tempo.

 
Due mondi a confronto,
sfumanti l'uno nell'altro.


P_Irene Navarra, La Sintesi del Tempo, AIArt e GraphicArt, 25 Settembre 2024.



Avevo mani di pervinca
e labbra fiore d'erba.
Solleticavo l'aria
a piccoli morsetti
con il variare repentino della brezza
che inseguiva il mio sapore.

Ora ho le unghie come affreschi
già semistaccati
di una sala consumata nei colori,
corrose fino alla lunetta
nel chiedermi ritmato
se c'è una soluzione, 
i denti assottigliati dalla lima
della lava priva di ginestre
in cui piegarmi
e poi risorgere di scatto,
seguendo il germogliare di calendule
figlie di lutto e lacrime

(una balestra tesa
l'irriverente divertito spasimo
il nervo che si spezza),

lascio filtrare il vento
senza muovere un frammento.
D'anima o corpo.


P_Irene Navarra, Accettazione, AIArt e GraphicArt, 25 Settembre 2025


Di tutti i fiori della vita mi restano adesso le calendule.


lunedì 23 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Vita dalla pietra.

 
Per la nascita di questa lirica è stato essenziale il pensiero di una cara amica:
Maria Pia Arcese.
Lei, prendendo spunto da un evento minimo quale quello di una vita
- umile e sontuosa assieme - sgorgante dalla pietra,
mi ha espresso alcune illuminanti folgorazioni,
che ho meditato e reso con rispetto della sua sensibile anima.


Irene Navarra, Vita dalla pietra, AIArt e GraphicArt, 23 Settembre 2024


Da questa pietra sgorga la vita

di un tenero acero rosseggiante.

La mia, di vita, è un dono che non ho chiesto.

Sono nata per magia.

Ho ornato con l’amore chi mi circonda.

Spesso, però, mi si è affievolito il respiro

mentre giorni di pietra grigia mi soffocavano.

Allora ho inalato a fondo

ascoltando la voce dei nuovi germogli

che spuntavano puri come preghiere.

E mi sono risollevata.


Maria Pia Arcese, Irene Navarra လ 
 
6 Settembre 2024

domenica 22 settembre 2024

Poesia / Cranaca: Il luogo dell'incontro eterno.


Irene Navarra, Cherso d'oro e blu cobalto 1, AIArt, 21 Settembre 2024.


In ogni tessera dorata e blu cobalto
del mare chersolino
mimo il sorriso
che non è più. 
Si è dileguato in rivoli di pena.
Così guardo le onde sfolgoranti,
i cui riverberi mi entrano nel corpo
con la loro Luce ineguagliabile.
In Lei ritrovo sempre la mia anima immortale
abitata da ritratti a pennellate forti
di generazioni antiche.
In quella stanza luminosa provo quiete,
ristorandomi di cellule sorelle.
È il luogo dell'incontro eterno
denso di presagi anche di notte
quando la Luna sembra divorarti.


Irene Navarra, Cherso d'oro e blu cobalto 2, AIArt, 21 Settembre 2024.

domenica 8 settembre 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: La mia voce.

 

P_Irene Navarra, La sciarpa di chiffon turchino, AIArt e GraphicArt, 8 Settembre 2024.



Mi ritenevo un grillo canterino
abitatore di un paese
privo di alluvioni,
con grano biondo
in estensioni ininterrotte.
Così nel sogno
c'era spesso la mia voce.
C'era la voce
e non mi si vedeva. 
 
(Ero la Voce che avvolgeva
la sua sciarpa di chiffon turchino
attorno al gambo delle spighe.)


 

mercoledì 4 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Credere.

 
Irene Navarra, Foglie al vento, AIArt e GraphicArt, 3 Settembre 2024.




Siamo fragili foglie al vento.
Leggere scie iridate nel crepuscolo
traluciamo sullo schermo della Luna.
Ali di farfalla sul prato gemmeo di pioggia
ci regaliamo all'erba per renderla più bella.
Abbiamo in noi il Tutto e il Niente.
L'infinita libertà del cielo
e il chiuso di una cella angusta.
Ché gli infami ragni non colonizzino la mente!
Sapere sempre la musica fiorente in noi.
Osare a credere la Morte una Rinascita.
Rinascere.

martedì 3 settembre 2024

lunedì 2 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Dalla torre.

 

P_Irene Navarra, Dalla torre, AIArt e GraphicArt, 2 Settembre 2024




Scale arrotolate nella spirale
dai gradini consumati.
Verso l'alto e l’apertura al cielo.
Quasi un mostruoso occhio
tra gli enormi massi della torre
naufraga in un lago.
Come me, naufraga in lei.
 
Banchi di nebbia a navigare attorno.
Un porpora sdrucito
lampeggia dentro lo strappo
raggiunto con fatica.
Non c'è nessuna Luce
che si pieghi a me.
Resto nella penombra cupa
di questa vita come imbuto rovesciato. 
 
(Solo la terra che ti spezza il dorso
è il luogo del riposo.
Lei ti accarezza densa.
Conosce la tua storia.)