venerdì 20 marzo 2020

Pablo golden retriever ammonisce gli umani.


Non abbandonate i miei simili.
Non diffondono il coronavirus. Lo dice la scienza, non lo dico io.
Io dico: tenetevi strette le vostre creature a quattro zampe.
Potrebbero salvarvi dall'impazzire per isolamento.
Credetemi. Sono un cane anziano che ha molto sofferto e imparato sulla sua pelle.

Parola di Pablo golden retriever e della sua compagna Irene. 

Irene Navarra, Pablo severo critico, FotoInstagram, 2016.



domenica 28 luglio 2019

Poesia / Derive - La rosa azzurra della sera.


Esorcismi di salvezza.
Irene Navarra, Lumini sul davanzale, Fotografia e Grafica, 2017.


Molti lumini accesi
per gli occhi oltre il vetro.

Il muschio del greto di un pensiero
molle sul collo come laccio tenue.

La mela gialla sopra il davanzale
perché attiri sguardi smorzi sguardi.

La rosa azzurra della sera solo fuori.

Da Irene Navarra, Derive, GA, 2009.




Esorcismi di salvezza.
Irene Navarra, Malum versus Nox, Fotografia e Grafica, 2017.



Derive
Esistenziali, naturalmente, quelle di Irene Navarra.
Spirali costanti nella continua combinazione e mutazione degli eventi.
Flussi remoti.
Travolgenti metafore.
Come segni di una nuova cartografia per gli arcipelaghi della mente e dell’anima.
Paradossali ipotesi di salvezza.

Dall' Introduzione a Derive di Silvia Valenti.





Il libro, diviso in due sezioni, “L’ora d’Ombra” e “Il Mondo Fuori”, che a sua volta raccoglie “Silenzi”, “Controlli & Autocontrolli”, “Rimedi”, narra un viaggio intimo e personalissimo di sofferenza, di crolli e rinascite, di mimesi, anatemi e benedizioni, di magia e quotidianità anche scabra. E’ un’indagine panempatica che ci immerge in un liquido generatore di vita e dubbi, primordiale e irrinunciabile, l’Ombra, di cui l’autrice afferma il segno precipuo, rivelando che “L’unica veritiera / è quella che passiamo / all’ombra di noi stessi / interrogando / su di noi / la nostra nuvola.” [da “L’ora d’Ombra: sostanza e potere”].
Si tratta dell’Ombra che Freud e Jung definiscono parte costitutiva della psiche in relazione più o meno disponibile all’io cosciente. Il penetrare l’Ombra porta alla scoperta delle nostre difformità, facendocele accettare come un’affascinante terza dimensione in cui gli opposti possono coesistere, integrati in complice accordo. L’Ombra è pertanto l’interfaccia della luce con la tenebra, senza la quale la luce stessa non esisterebbe; e noi, plasmati di chiaroscuri, non saremmo uomini. È “Un utero materno da esplorare.” [da “Preludio”], la componente selvaggia destinata a restare invisibile se l’indole è gretta, a espandersi invece se la nostra interiorità tende oltre i confini del tangibile.
L’insieme dà la completezza, sembra rammentarci la scrittrice. La scissione rende l’uomo cieco. Può generare alienazione.
Le coordinate che ci fornisce, si dispiegano attraverso l’intera opera come in un portolano. Sono il tempo, lo spazio e il riflesso, da intendersi sia nel loro senso comune, sia in qualità di pretesti lirici di trasformazione e trasfigurazione. E ancora la “queste” ontologica, perfezionata grazie all’assimilazione del pensiero michelstaedteriano, senza nemmeno l’eventualità del suo epilogo, ma con la medesima passione, con le stesse capacità visionarie e persuasive di quel sé che, nel beffardo teatro della vita, si muove a volte come un fantasma, altre da Golem vendicatore.

Dalla Prefazione di Silvia Valenti al mio Derive (Prima parte).
Ancora grazie, Silvia, per la dedizione con cui hai affrontato l'analisi di questo libro che è parte della mia anima. 


E ora il video.


venerdì 26 luglio 2019

Poesia / Frammento 13 (La mia Giverny).


Respiro Verde.
L’anima stilla nuance
frusciando assenso.

Irene Navarra, La mia Giverny, Fotografia e Grafica, 2016,

Nel mio regno quotidiano di erbe e fiori sono libera e serena.
Accanto a me Pablo golden retriever.
E il ricordo di Emma golden retriever.
Non mi serve altro.

Poesia / Dettagli - Vetro (1).

Nel mio libro lirico Dettagli (Edizioni della Laguna) Vetro è una silloge della Seconda Parte. Vi racconto la maledizione del vedere tutto, sentire tutto, comprendere tutto.
Ambientata in un SottoMondo marino propone vie di salvezza al vivere feroce dei nostri tempi.
Rimedi. Ciclici come la risacca e la marea.
Creatura in metamorfosi, dunque, costretta a guardare attraverso palpebre cristalline, costruisco un universo parallelo in cui gli stati esistenziali diventano fluidi e si compenetrano in coerenza crescente. La Vita e la Morte si soffondono, così, di un Vaghissimo sentore della Luce che disarticola ogni senso comune favorendo percezioni profonde.

Irene Navarra, Vetro 1 / Liquidamente, Disegno grafico, 2017.

1

Determinata voglio non guardare.
Ma gli occhi hanno palpebre di vetro.
E sono tanti quanti i pori della pelle.

(Vedere sempre è una maledizione.)

giovedì 25 luglio 2019

Poesia / Dettagli - Vetro (2).


Nel mio libro lirico Dettagli (Edizioni della Laguna) Vetro è una silloge della Seconda Parte. Vi racconto la maledizione del vedere tutto, sentire tutto, comprendere tutto.
Ambientata in un SottoMondo marino propone vie di salvezza al vivere feroce dei nostri tempi.
Rimedi. Ciclici come la risacca e la marea.
Creatura in metamorfosi, dunque, costretta a guardare attraverso palpebre cristalline, costruisco un universo parallelo in cui gli stati esistenziali diventano fluidi e si compenetrano in coerenza crescente. La Vita e la Morte si soffondono, così, di un Vaghissimo sentore della Luce che disarticola ogni senso comune favorendo percezioni profonde.

Irene Navarra, Medusa, Disegno grafico, 2017.

2

Sui sassi bianchi di una spiaggia solitaria
sciogliersi come un corpo di medusa.
Unirsi pigra dondolante al mare
con l'alga che ti mangia il cuore.


(Se la marea montante
richiede il tuo colore.)

mercoledì 24 luglio 2019

Poesia / Dettagli - Vetro (3).


Nel mio libro lirico Dettagli (Edizioni della Laguna) Vetro è una silloge della Seconda Parte. Vi racconto la maledizione del vedere tutto, sentire tutto, comprendere tutto.
Ambientata in un SottoMondo marino propone vie di salvezza al vivere feroce dei nostri tempi.
Rimedi. Ciclici come la risacca e la marea.
Creatura in metamorfosi, dunque, costretta a guardare attraverso palpebre cristalline, costruisco un universo parallelo in cui gli stati esistenziali diventano fluidi e si compenetrano in coerenza crescente. La Vita e la Morte si soffondono, così, di un Vaghissimo sentore della Luce che disarticola ogni senso comune favorendo percezioni profonde.

Irene Navarra, Cimitero marino, Disegno grafico, 2017.

3

Addormentarsi lentamente
nel cimitero di creature
vive fino alla risacca.
Travolte poi come turaccioli.
Sommerse coi sonanti gusci
di conchiglie in cui c'è solo
sguardo d'acqua limpida. 

(Così confonderò fantasmi e onde.)

martedì 23 luglio 2019

Poesia / Dettagli - Vetro (4).


Nel mio libro lirico Dettagli (Edizioni della Laguna) Vetro è una silloge della Seconda Parte. Vi racconto la maledizione del vedere tutto, sentire tutto, comprendere tutto.
Ambientata in un SottoMondo marino propone vie di salvezza al vivere feroce dei nostri tempi.
Rimedi. Ciclici come la risacca e la marea.
Creatura in metamorfosi, dunque, costretta a guardare attraverso palpebre cristalline, costruisco un universo parallelo in cui gli stati esistenziali diventano fluidi e si compenetrano in coerenza crescente. La Vita e la Morte si soffondono, così, di un Vaghissimo sentore della Luce che disarticola ogni senso comune favorendo percezioni profonde.

Illusione.
Irene Navarra, Murena, Disegno grafico, 2017.

4

Languidamente abbandonata
tra tane di murene variegate
ho palpebre-bottiglia
su messaggi prigionieri.

(Il vetro suggerisce vasta libertà.)