mercoledì 4 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Credere.

 
Irene Navarra, Foglie al vento, AIArt e GraphicArt, 3 Settembre 2024.




Siamo fragili foglie al vento.
Leggere scie iridate nel crepuscolo
traluciamo sullo schermo della Luna.
Ali di farfalla sul prato gemmeo di pioggia
ci regaliamo all'erba per renderla più bella.
Abbiamo in noi il Tutto e il Niente.
L'infinita libertà del cielo
e il chiuso di una cella angusta.
Ché gli infami ragni non colonizzino la mente!
Sapere sempre la musica fiorente in noi.
Osare a credere la Morte una Rinascita.
Rinascere.

martedì 3 settembre 2024

lunedì 2 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Dalla torre.

 

P_Irene Navarra, Dalla torre, AIArt e GraphicArt, 2 Settembre 2024




Scale arrotolate nella spirale
dai gradini consumati.
Verso l'alto e l’apertura al cielo.
Quasi un mostruoso occhio
tra gli enormi massi della torre
naufraga in un lago.
Come me, naufraga in lei.
 
Banchi di nebbia a navigare attorno.
Un porpora sdrucito
lampeggia dentro lo strappo
raggiunto con fatica.
Non c'è nessuna Luce
che si pieghi a me.
Resto nella penombra cupa
di questa vita come imbuto rovesciato. 
 
(Solo la terra che ti spezza il dorso
è il luogo del riposo.
Lei ti accarezza densa.
Conosce la tua storia.)
 

sabato 31 agosto 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: La trasfigurazione.

 

P_Irene Navarra, La trasfigurazione, AIArt e GraphicArt, 31 Agosto 2024.




Sono Farfalla che sta perdendo le sue ali.
Ridivento umana.
Ma non voglio
La vita effimera ha i suoi vantaggi.
Non conosce noia.
Si fa d'attimo in attimo e per un breve attimo.
Fino al supremo evolversi
nella pienezza della Persuasione
priva di smania di sapere,
resa finalmente quieta,
soddisfatta.
Pura concentrazione di segmenti temporali a incastro.
Come un mosaico di Chiesa bizantina
svolgente storie circolari.
Nell'Oro sacro di un pensiero empatico
si chiuderà la mia esistenza
costruita in anni rattoppati con un filo frusto.
Così, sarò vera Farfalla cosmica.
Immortalmente.


venerdì 30 agosto 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: La geografia del cielo.

 
(Nel mio giardino, il 29 agosto 2024, alle ore 16.30.)


P_Irene Navarra, Farfalla e Geranio, AIArt e GraphicArt, 30 Agosto 2024


Farfalla galleggiante

sulle chiazze dei gerani,
sul verde taumaturgico dell'erba.
Farfalla come un fiore tra le fratte.
Farfalla come sprazzi di sereno
tra i faggi che profilano il mio Eden.
Gentile creatura prodigiosa
rende perfetto lo sfondo in cui volteggia.
E vi si adatta

Carta velina le sue ali.
Serici fiocchi
sulla mappa del giardino.
Divagano.
A lineette e punti
a piccoli sussulti
a impennate
per darci forse l'arco
di un segreto
perso lassù.
Più in alto.

La geografia del cielo è un codice
di criptici grafismi
che si ripete complice e innocente.

(Nella Distanza sta la limpidezza.)


P_Irene Navarra, Tra i faggi, AIArt e GraphicArt, 30 Agosto 2024.



mercoledì 28 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Meditazione profonda (Vademecum essenziale).


Il mio fiume, un salice, la mia Terra benedetta.
Il resto non conta.

P_Irene Navarra, Nel Creato, AIArt e GraphicArt, 28 Agosto 2024.



Lei, la Natura, indossava gli abiti più belli.
Un Sole nitido scaldava il fiume,
che andava,
levigando il giardino del suo fondo.
Il salice scriveva con i rami penduli
in quelle brezze carezzevoli.
Raro poema di liriche istintive
nasceva come un canto
mentre la Luce scherzava tra le foglie.
Nel chiaroscuro di energie spontanee
mi sistemai sulla mia pietra solita
- gambe incrociate,
mani a palme aperte -
e meditai.

Nel vuoto della mente
sprazzi di pensieri,
lievi però,
leggeri come seta al vento.
E poi la sospensione del respiro
che si faceva lento e piano.
Fino al sentirmi al di là da me.
Fino al vedermi in un caleidoscopio di colori
ch'erano fiori, erbe, piante, cielo.
La gamma del Creato acconcia a me.
Doni preziosi per la mia anima smarrita.


domenica 25 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Le lenti di mio padre.

 

P_Irene Navarra, Le lenti di mio padre, AIArt e GraphicArt, 25 Agosto 2024.



Ho lenti chiare per vedere il mondo.
Sono le lenti di mio padre
che ben sapeva il valore delle cose,
le nascoste sfumature degli umani.
Appoggio la forcella sopra il naso
e subito i colori cambiano,
i volti si assottigliano o dilatano,
le labbra si stringono a fessura,
gli occhi mutano espressione.
Diventano più cupi.
Non sempre però.
Le rare volte che il sorriso resta tale
e gli occhi assentono gioiosi,
è festa grande dentro il cuore.
Allora lui, mio padre, ride,
mi ruba quegli occhiali prodigiosi
e li rinfila nel taschino.