domenica 22 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Il potere dell'argento e delle pietre dure.



P_Irene Navarra, Dell'argento e delle pietre dure, AIArt e GraphicArt, 22 Giugno 2025.


Sono ricordi, i suoni.
Quelli dei monili d'argento e pietre dure
accampati su polsi e braccia.
Quasi muri di difesa
contro assalti di nemici.
Ogni monile un'immagine maligna
che svanisce in lampi duri di colore
- riverberato anche sul viso -
e rapidi schiocchi secchi.
Come di armi.
Da difesa.
Avere protezione.
Questo è lo scopo.
Sentirli caldi sulla pelle
e accarezzarli
amandoli d'amore immenso
perché sono noi.



P_Irene Navarra, Le pietre su di me, AIArt e GraphicArt, 22 Giugno 2025.

venerdì 20 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Nella dimensione animica.

 

P_Irene Navarra, Ali animiche, AIArt e GraphicArt, 20 Giugno 2025.


Oggi ho capito:
le mie sono ali animiche.
Nascoste alle radici delle scapole
nel banale tempo quotidiano,
si spiegano distendono trionfano
paradossali nel loro senso del chiarore
sulle ore di Buio nella Notte del pensiero
.

Ammorbidisco allora spalle collo viso,
allento il corpo.
Fluttuo.
La voce amica che mi parla dentro
si fa fulgente di Armonia.
Così nascono immagini potenti.
Collego allora fasi della vita.
Anche lontanissime.
Lo so: sono molto fortunata
per questo dono
che mi riconsegna il Tutto.
Posso dormire senza crucci
nella dimensione animica
con il corteggio di Antenate
che mi proteggono solerti.


P_Irene Navarra, Le Antenate, AIArt e GraphicArt, 20 Giugno 2025.


giovedì 19 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Io sono Bora.



P_Irene Navarra, Io sono Bora, AIArt e GraphicArt, 19 Giugno 2025.


Col fiato della Bora
io respiro.
Solo da Lei mi lascio levigare.
Ma anche pungere, ferire.

In Lei, che si avventura dentro le doline
urlando di piacere,
si snoda l'ascendenza slava
dalle mie Antenate-
trovadore di storie sempre guaritrici,
se ascolto le parole
che mi sussurrano all'orecchio,
stregando confidenti
anima e corpo.



mercoledì 18 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Icone sacre.

 

P_Irene Navarra, Lungo il percorso, AIArt e GraphicArt, 18 Giugno 2025.


Icone sacre della Terra dove sono nata
come quadri sullo sfondo.
Queste mi porto in viatico policromo
lungo il percorso che mi rende libera.
Queste tappezzeranno la mia Stanza.

Non c'è il mio fiume.
Perché l'Isonzo mi scorre nelle vene
ed è il mio sangue forte.
Non ha bisogno di pennellate di colore.
Quando la mano s'incaglia nei detriti,
quando il turchese diventa limaccioso, 
quando il mio cuore pulsa fango nero
mentre rischio di affogare
nel gorgo che mi attrae col suo Buio,
Lui mi dà una spinta.
Allora io galleggio.
e non ho più paura.
Nel cielo veleggiano gabbiani,
l'azzurro si riversa in me.



domenica 15 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Sul senso dell'Aurora.

 

La favola continua nell'anima della natura.
Ogni giorno una nuova scoperta.
Tutto narra.
Tutto contiene in sé una storia. Dal più piccolo granello di polvere d'oro nella Luce del Sole al firmamento fitto di creature celesti.
L'Aurora viene da me con le parole di Omero. Sempre le stesse. Così come le lessi per l'esame di greco durante il primo anno di Lettere Classiche, nel nostro Ateneo triestino:

Ἠὼς μὲν κροκόπεπλος ἀπ᾽ Ὠκεανοῖο ῥοάων
ὄρνυθ᾽, ἵν᾽ ἀθανάτοισι φόως φέροι ἠδὲ βροτοῖσιν·


L'Aurora dal croceo peplo sorgeva dalle correnti oceanine
per portare la luce agli immortali e ai mortali;

Omero, Iliade, XIX, vv. 1 - 2.
 
Nella mia mente hanno sempre la dolcezza di allora. Inducono il medesimo senso di stupore di quando me l'immaginai incedere avvolta dai meravigliosi colori della sua Luce.
E anche adesso, a distanza di molti anni, la penso ammantata di screziati veli trasparenti e la accolgo tra le mie semplici cose.
Dea anch'io con Lei.

Irene Navarra, L'Aurora con me, Fotografia, 6 Aprile 2023.


Apro piano le persiane.
Filtra la Luce.
Sfarfalla pulviscolo dorato
a sbuffi densi di racconti.
Il solito bestiario minimo:
accenni di farfalle e api in placido corteggio
di antiche dee dita di rose.
Poi,
fluttuando tra il bisso delle tende,
arriva Lei policroma di sete,
odorosa di terra ed erbe nuove,
con la rugiada tra i capelli
e collane di crochi
pendenti sopra il seno.

Tutto è silenzio adesso.
Si è sistemata qui,
l'Aurora,
tra le mie semplici cose.
Respiro i suoi colori.
Quietamente.



sabato 14 giugno 2025

Poesia / La stanza: Ortensie e gelsomini.

 

P_Irene Navarra, Le pareti della mia Stanza, AIArt e GraphicArt, 14 Giugno 2025.


Oggi la mia Stanza è in festa:
ha ortensie variegate per pareti
e  gelsomini in fiore per soffitto.
Distesa sul lettino dell'estate
sto percependo ronzii di api
così sottili e melodiosi
che si riversano nell'anima
come una suite
dagli echi primordiali.
E mi si espande dentro
- in nascita spontanea -
la spezia dolceamara del passato
con sprazzi di ricordi
ormai creduti nell'oblio.
Non so se mi fa bene questo rammentare.
Il cuore batte accelerato,
la mente si contrae
in un blackout mortale.
Ma i sensi poi, imprevedibili,
esplodono di gioia.

Così, accorderò gli opposti
nello splendore puro della Stanza.
E guarirò dai giochi killer
che il mio corpo intesse.


P_Irene Navarra,  Gelsomini in fiore, AIArt e GraphicArt,  14 Giugno 2025.










Poesia / La Stanza: L'universo del divano rosa.


P_Irene Navarra, L'universo del divano rosa, AIArt e GraphicArt, 11 Maggio 2023.


Adesso voglio un universo piccolo
che abbia la forma di un divano.
Rosa pastello stranamente.
Lo plasmo con minuzia
questo mio mondo nuovo.
Stanza dalle pareti di grafite,
vasi con fiori accanto al mio divano.
Un tavolino antico con lampada alabastro.
Ci aggiungo libri, un plaid, un cuscino di vaniglia,
la caffettiera elettrica, chiudo le porte,
accosto le persiane e sciolgo tutti i nodi.
Infine, assorta e rilassata, libero la mente.


Nell’universo rosa del divano 
apro il mio libro di buona poesia
- José Martì e il suo bosco di spume -
e sfoglio fragili pensieri
su guizzi di parole palpitanti.
Così dal mio cantuccio che sussurra
come un Preludio lento di Chopin 
m’involo nel racconto in fiore
della Bambina del Guatemala
che morì per amore.

⭐ Fryderyk Chopin, Preludio Op. 28        n. 6, in Si minore,

Trovo che anche La rosa bianca sia una lirica immensa. Ve la propongo come esempio sublime per semplicità e per etica di comportamento.

Coltivo una rosa bianca,
in luglio come in gennaio,
per l’amico sincero
che mi porge la sua mano franca.
E per il crudele che mi strappa
il cuore con cui vivo,
né il cardo né ortica coltivo:
coltivo la rosa bianca.

Cultivo una rosa blanca
en julio como en enero,
para el amigo sincero
que me da su mano franca.
Y para el cruel que me arranca
el corazón con que vivo,
cardo ni oruga cultivo:
cultivo una rosa blanca.

Da: José Martì, “Versos Sencillos" , XXXIX.