Ricambiandola.
venerdì 2 giugno 2023
Prosa / Racconto breve: L'orto di Elena.
Ricambiandola.
martedì 30 maggio 2023
Prosa e Poesia /Racconto breve e Tanka 50: La Scatola dei Ricordi.
La apro.
Il coperchio l'ho lasciato nell'armadio in cui Lei, la Scatola, giace già da qualche anno.
Lievemente inquieta, ne ammiro il contenuto.
Ci sono tre cose: una vecchia maglia tinta magenta - di mohair, un po' consumata - con dentro della velina a tenerla in forma, una collana di perle e una tazzina con piattino di ceramica bianca. Estraggo collana tazzina e piattino, ponendoli accanto alla Scatola. La maglia non oso toccarla. Mi sembrerebbe un sacrilegio.
Le lacrime iniziano a sgorgare come acqua di fonte viva. Viva per il dolore che ancora mi porto dentro dalla morte di mia madre.
Da quelle pareti di cartone rinasce il mondo di una donna che amava sopra ogni cosa il color magenta, le perle ricevute in dono da mio padre e il caffè. Che doveva essere Arabica 100%, fatto salire a fuoco minimo in una vecchia Moka ansimante o in una Napoletana tutta un'ammaccatura, versato con cautela in tazzine di ceramica bianca con relativi piattini, e ornato con un cuoricino di panna.
Così il suo caffè era un capolavoro scuro, forte, bollente, zuccherato abbastanza, e ingentilito da un cuoricino di panna.
P.S.: Sono tornata a Rubbia in Marzo, nei boschi sotto il Castello. Ho raccolto Primule e Viole. Papà ci aspettava in macchina, leggendo il giornale.
Irene Navarra, Dalla scatola dei ricordi, Collage grafico, 29 Maggio 2023. |
collana a perle bianche,
tazza con caffè.
Una vita in scatola
per ricordarti, mamma.
venerdì 26 maggio 2023
Poesia / Erano gli anni della vita lieve (da "Il tempo delle parole" - 1992).
E invece no. Il dolore ritorna.
Un po' più blando rispetto a quel tempo. Ma presente.
Erano gli anni della vita lievema non sentivo in me musica e canto.Solo negli occhi della mia bambinascoprivo l'avventura sconfinatadi farmi - immobile - più rapida del vento.Era il rifugioun battito di ciglia,delle sue ciglia folte d'oro bruno.Era l'arcano cerchioIl suo sorrisoche guariva il dolore della mente.Eravamo due punti luminosi,piccole perle nel manto delle stelle,vivide fiamme di sguardi silenziosi.26 Maggio 1992
domenica 21 maggio 2023
Prosa / Racconto breve: Una vita in pochi gesti.
(Irene Navarra), Amore puro, AI e Grafica, 20 Maggio 2023. |
Maria e Vincenzo, abitano vicino. Stanno sempre insieme, mi dice il cameriere che mi serve un caffè profumatissimo con un ricciolo di panna spolverizzata di cacao amaro. Credo che mai nessuno li abbia visti separati. Vivono in una dependance della proprietà. Di cui, forse, erano i custodi, aggiunge confidente.
Maria e Vincenzo mangiano piano, a sbocconcelli, e parlano piano, a mezze frasi e ammiccamenti. Potrebbero essere stucchevoli per il troppo amore palese, se non fossero tanto genuini nei gesti e nelle espressioni.
Che tristezza questo pensiero per me che di anni con il mio compagno ne ho passati solo due. Di fuoco all'inizio. Di algido distacco nei mesi ultimi del rapporto. Troppe differenze. Tutto troppo faticoso. Meglio tagliare. E il taglio, dapprima asettico, si è incancrenito in ansie e tormenti e nostalgie. Proprio a questo bar l'avevo incontrato, durante un corso d'aggiornamento di sedi diverse della stessa Compagnia d'assicurazioni. Noi ne eravamo i relatori. Proprio qua avevamo capito di piacerci e di volere una vita in comune. E proprio qua torno quando mi manca, e l'ansia mi attanaglia la gola.
Avvicinandomi sorrido. Anche loro sorridono. Mi chino e li bacio sulle guance.
20 Maggio 2023
Irene Navarra
sabato 20 maggio 2023
Poesia / Tanka 44: La mia meditazione è un fatto cellulare (Secondo racconto).
Irene Navarra, Nel farmi niente, AI e Grafica, 20 Maggio2023. |
giovedì 11 maggio 2023
Poesia / Verso le stelle (da "Il tempo delle parole", 1992).
Proprio non so se ho fatto bene a rileggere quando andavo scrivendo nelli anni '90.
Anni davvero di piombo, quelli.
Così pesanti che ne porto ancora i segni sulle spalle.
Solchi profondi, tatuati da una sofferenza del tutto immotivata, inutile.
Mi piace quello che ho davanti agli occhi, impresso con la mia Olivetti Lettera 22 su carta senza pretese tanti anni fa.
Mi piace, ma mi fa male al cuore perché con le parole riaffiorano emozioni che sarebbe meglio dimenticare.
La vita va vissuta intensamente, soprattutto in quanto di buono ci dà.
Il resto buttiamolo pure alle ortiche e calpestiamolo, più e più volte, sotto le nostre scarpe che molta strada hanno percorso.
Calpestiamolo convulsamente per inibirne il ritorno.
Ché non turbi la serenità raggiunta con il perdono.
In questa lirica, però, devo salvare l'accenno all'odio come fonte di male per noi, umani così ottusamente immersi in una propensione solo personale.
E spesso troppo concreta.
"Con l’odio non si salda l’uomo alle stelle."
Niente odio nelle mie giornate. Mai.
Perché preclude la possibilità di cogliere l'Armonia dell'Universo.
(IQ48), Verso le stelle, IAG, 11 Maggio 2023. |