Irene Navarra, Oro liquido, AI Olio su tela, 24 Agosto 2023. |
giovedì 24 agosto 2023
Poesia / Frammento 70 : Oro.
giovedì 17 agosto 2023
Prosa / Racconto breve: In Rose.
La formula narrativa è quella della Trasformazione, naturalmente.
Da esseri umani in piante.
Sullo sfondo, appena accennato dalla voce narrante, un Amore saffico.
Che è sentimento, in questo caso, oltre ogni confine immaginabile.
Irene Navarra, In Rose, AI Olio su tela,17 Agosto 2023. |
Anna portava un bouquet di Rose Rosa, tenendolo saldamente davanti a sé con due mani.
Come uno scudo di petali fragranti.
Gli occhi incollati alle corolle, completamente smarrita nella loro sostanza.
Niente di che, mi dissi, ama i fiori.
Poi la osservai meglio, e vidi racemi e foglie che crescevano sulla sua veste e si arrampicavano sul collo. A velocità incredibile.
Lei era assorta in sogni lontani.
Sembrava ignara della sua strana condizione.
Mi spaventai e le suggerii attenzione, perché le succedeva qualcosa di terribile.
Mi rispose, sorridendo enigmatica, che lo sapeva, e lo voleva quel convertirsi rapido.
Lo voleva da tanto tempo perché aveva una natura diversa. Più vegetale che umana.
Lei era una Rosa d'anima.
In breve lo sarebbe diventata anche di corpo.
Senza dolore.
La trasformazione era iniziata.
Dopo complicati innesti, radicava e gemmava, finalmente.
In perfetta letizia, affermò con la voce svaporante in un fruscio tenue, e un sentore verde che iniziava a espandersi dalla sua pelle bruna. Misto anche al lieve profumo delle Rose Rosa.
Ero turbata.
Lei subiva quella Metamorfosi del tutto consenziente.
E non me ne aveva fatto nemmeno un cenno.
Con una punta acuta di risentimento considerai che l'avrei perduta per sempre.
Lei, l'Amore della vita mia, l'avrei perduta per sempre.
Così l'abbracciai, schiacciando le sue rose.
Quasi per vendetta.
E mi ferii con le spine.
Sanguinai.
Abbassai lo sguardo sul liquido fresco che sgorgava dal mio petto e lo notai traslucido di brillii preziosi.
Stillava da me fluida giada verde.
La comprensione si fece strada. Come una cuspide elettrica. E mi invase tutta.
La strinsi di più.
Con un senso di completo, felice abbandono mai provato prima mescolammo le nostre essenze, trasformandoci insieme.
Mentre si intrecciavano le braccia e le bocche si sfioravano morbidamente duttili, fummo infine Rose.
Un unico cespuglio in pieno splendore di incredibili Rose Rosa.
martedì 15 agosto 2023
Poesia e Prosa / 145474: Storia di Bacca. Lirica di Irene Navarra.
Emily Dickinson con la poesia "I had been hungry" [F439 (1862) / J579 (1862)], e Angelo Branduardi con la ballata "Rosa di Galilea" mi hanno condotta per mano lungo sentieri inusitati, che mai avrei pensato di percorrere.
Se così fosse veramente, il mondo sarebbe meno oscuro.
Se vuoi conoscere la leggenda alla base della ballata di Angelo Branduardi
ma il vecchio giardiniere rinunciare come può
all’ultimo suo fiore, se l’Inverno viene già.
Già ero vecchio e stanco, ma la volli per me
e il sorriso della gente di nascosto accompagnò
il mio andare verso casa e l’Inverno viene già.
Lei era la più bella che avessi visto mai,
sorrideva tra le ciglia e il mio cuore riscaldava,
era l’ultimo mio fiore e l’Inverno viene già.
Poi anche il mio ciliegio a suo tempo maturò,
lei venne un mattino a chiedermene i frutti:
“Devo avere quelle ciliegie, perché presto un figlio avrò.”
Io guardavo le sue guance, più bella era che mai,
e sentivo dentro me già crescere la rabbia:
“Chiedi al padre di tuo figlio di raccoglierle per te!”
Sorridendo come sempre, le spalle mi voltò
e la vidi in mezzo al prato verso l’albero guardare,
era l’ultimo mio fiore e l’Inverno viene già.
Fu il ramo suo più alto che il ciliegio chinò
ed il padre di suo figlio così l’accontentò…
Già ero vecchio stanco per prenderla con me,
la sua pelle come rosa… Rosa di Galilea.
martedì 8 agosto 2023
Poesia / Tanka 78: Verde ( Un Mito di trasformazione).
lunedì 7 agosto 2023
Poesia / Frammenti 68 e 69: Magie dell'acqua.
sabato 5 agosto 2023
Poesia / Frammento 67: Un mondo che non ha l'eguale.
Là si andava a giocare.
Là si va ancora a camminare.
E quando mi ci ritrovo, i ricordi si fanno frenetici, mentre la nostalgia incalza.
Per saperne di più sulla storia del sito, segui questo link.
Irene Navarra, Un mondo che non ha l'eguale, AI Olio su tela e Grafica, 5 Agosto 2023. |
giovedì 3 agosto 2023
Poesia / Frammento 66: Al di qua dei fiori.
Irene Navarra, Vigne a San Floriano del Collio, AI Olio su tela, 3 Agosto 2023. |
lunedì 31 luglio 2023
Poesia / Frammento 64: Il Pan degli Angeli.
Irene Navarra, Il Pan degli Angeli, AI, 31 Luglio 2023 |
Nella Natura più spontanea, la mia vita.Scorrono immagini sullo schermodelle palpebre socchiuse: minaccemi si affoltano nel cuoree chiudono la mente.Non sono carne per i vostri denti aguzzi.Io sono come il Pan degli Angelie gravito invisibile tra i ramidegli alberi più antichi.Respiro piano, sempre più pianofinché il fiato si fa sospiro lentoe scopro la sostanza primasospesa in ogni cellula.Adoro le tempeste che squassano le chiomee il sole che acceca ogni orizzonte.Poi nel Tramonto recupero la nicchiaadatta per dormire e risvegliarmisatura di voci ~ Suadenti vociche si fanno trepide carezze.Fonde dentro l'Anima.
lunedì 24 luglio 2023
Prosa / Racconto breve: Urania, la ladra di cielo.
Irene Navarra, La ladra di cielo, AI matite colorate su carta ruvida, 24 Luglio 2023. |
Fingi di strappare con le dita un po' di cielo. E ti picchietti la faccia, avvertendo un immediato pizzicore. Poi ti pennelli con i polpastrelli come se ti truccassi, per fissare i colori attinti in alto. Incontaminati perché sopra il mondo.
Questa la sensazione.
Ora che ti sei toccata con dita di cielo, non sei più la stessa.
Stai mutando.
Di sicuro tu non sei più la tu di prima.
Cammini senza poggiare i piedi a terra, ondivaga come una foglia portata dal vento. Voli danzando verso il fiume verde-turchese di linfa sulle cui rive sei cresciuta selvaggiamente unica.
È lo specchio della tua anima.
Arrivi al fiume, scivoli tra ciottoli tondi e muscosi, distendendoti poi sulla grossa ghiaia - quasi morbida, come dici sempre - che lo contiene, ti affacci dalla sponda e ti rifletti nella corrente limpida.
Non serve che ti guardi.
Se ti guardi, temi di perdere l'anima.
Non vuoi che se ne vada, disciolta in rivoli e spume trasparenti.
I tuoi contorni intimi li conosci bene.
Così vedi l'immagine di te a occhi chiusi, in tremolio lieve di fluidi cangianti, mentre la natura attorno esulta, sfolgorando complice.
Come a sorridere della tua purissima ingenuità.
Ti accarezza piano salendo dal suo letto.
Tu la raccogli con le mani e la porti alle labbra.
Le palpebre sono serrate, la bocca dischiusa.
Il bacio è dolce.
Lassù, negli angoli estremi della tua visione, ci sono segni.
Cancellature.
Lo sai: sei stata tu.
Ma dove sono andati a finire i pezzi di cielo mancanti?
D'istinto porti le mani alle guance, al naso, esiti sospesa, scorri tutto il viso, e capisci.
Là, dove ti sfiori, la pelle è fresca come se fosse azzurra dell'ora azzurra prima della notte.
Ecco. Ti sei fatta di cielo.
Con il cuore reso nuvola leggera ti volgi alla strada del ritorno.
Tu, ladra di cielo.
giovedì 20 luglio 2023
Poesia / Frammento 61: Nella nube dei capelli (Meditazione cromatica in Bianco, Giallo, Azzurro chiarissimo e Cenere di Rose).
Irene Navarra, Nella nube dei capelli, AI e Grafica, 20 Luglio 2023. |
Nella nube dei capelli
si disperdono i pensieri
e fanno nido le illusioni
dalle ali esili e nessun peso
che le tenga a terra.
Il Bianco avvolge la mia storia.
dipinge trame un po' intricate,
ma discrete perché senza foga.
La tenerezza ammorbidisce e sfuma.
Come una benedizione ti si posa addosso
donando i suoi colori tenui: il Giallo
per la nostalgia che torna,l'Azzurro a blande pennellate
per la gioia di vedere il cielo,il Cenere di Rose per l'amoreche mi invade quando chiudo gli occhisentendomi ancora nel centro della vita.
mercoledì 19 luglio 2023
Prosa / Tanka 72: Medusa (Ritratti).
Irene Navarra, Medusa, Fotografia AI e Grafica, 19 Luglio 2023. |
- Nume in agguato -
Nei ricci di metallo
fioriscono serpenti.
martedì 11 luglio 2023
Poesia / Frammento 58: Afrodite la bella, le sue parole (Ritratti).
Irene Navarra, Afrodite, AI e Grafica, 11 Luglio 2023 |
Dice Afrodite:
"Il bacio più impudicoè quello che ti allettacol marchio corrosivodella Santità.Il Desiderio spiritualefa dell'animaun'aquila accecata.L'Amore è inveceil velo delle Grazie sulla pelle.Il suo sorriso penetra gioiosofin dentro la mente".
lunedì 10 luglio 2023
Poesia / Frammento 57: Sotto il velo dell'acqua, Glauco (Ritratti).
Sotto il velo dell'acqua
(che sia di mare, fiume o lago poco importa)
incontri imprevedibili talvolta.
Glauco giovinetto rivive.
E tu lo vedi,
se sai immaginarti dentro il crepuscolo
che si beve il sole e sfuma tutto
in un ritratto in bianco e nero
che ha sostanza prodigiosa.
dalla bellezza naturale dello sguardo
e dai capelli chiari che fluttuano leggeri
attorno al volto suo divino.
Ti manca il fiato
e pensi che la morte sia un regalo
se gli avviene accanto.
Irene Navarra, Glauco giovinetto, AI e Grafica, 10 Luglio 2023. |
Per conoscere la mia Cassandra segui questo link.
domenica 9 luglio 2023
Poesia / Tanka 70: Il potere dell'Ortica (Meditando in Verde e Vetro).
Irene Navarra, Il potere dell'Ortica, AI e Grafica, 8 Luglio 2023. |
Vestita di tunica d'Ortica e con in mano un ramo d'Ortica, a occhi chiusi nella morbida luce del mattino, medito.
Il suo colore mi protegge.
Le foglie stornano tocchi infidi.
Tutto di lei mi ama.
Sottometto l'arroganza, se supero il dolore sulle dita.
Uccido l'invidia, se flagello l'idea maligna con i suoi fusti arditi.
L'Ortica mi difende.
Crea uno scudo inattaccabile attorno a me.
A ogni sfioramento minimo pugnali vegetali uncinano chi mi vuole male.
L'Ortica è compagna e amica.
È una sciamana vegetale.
Io mi assimilo a lei e assumo, a poco a poco, i suoi poteri arcani.
L'autocoscienza si fa limpida.
venerdì 7 luglio 2023
Poesia / Frammento 54: Cassandra (Ritratti).
ma condannata, poi, da Apollo
a non essere creduta, non avendo accettato il suo amore.
Profetessa sì, quindi, per tutta la vita,
Irene Navarra, Cassandra inascoltata, AI e Grafica, 7 Luglio 2023. |
Non di tua volontà, però.
Clitemnestra la feroce
e del suo drudo Egisto.
giovedì 15 giugno 2023
Prosa / 145474: Lui venne dal mare. Racconto di Irene Navarra.
Lo trovò abbarbicato come una patella sullo scoglio grande della spiaggia dove passeggiava ogni mattina. Era un bimbo che poteva avere cinque o sei anni a prima vista. Seduto, con le mani quasi incollate agli spuntoni rocciosi, guardava il mare. Quando Martha gli si avvicinò lui non le rivolse alcuna attenzione.
Stava.
Immobile.
Come una statua.
Gli occhi fusi all'orizzonte, portavano nubi e tempesta. Il corpo aveva un lieve sentore di alga e un colore appena azzurrino, di sicuro dovuto all'aria fredda di quell'Ottobre più simile all'inverno che all'autunno, si convinse Martha.
Loro due amavano la nuova condizione.
Martha e Christós, che parlava poco ma si esprimeva molto con le mani e con gli occhi, si andavano amalgamando.
Senza intoppi finché Christós non iniziò a mostrare segni di un'ossessione incontenibile Non c'era momento in cui non volesse stare vicino al mare. Il Fratello mare, in verità, come lo nominava lui. Ci parlava. Più di quanto parlasse con gli umani. E diceva che trovava sempre risposte negli sgargianti riverberi mai uguali della sua superficie. Risposte rese ora in voci sussurrate, ora tonanti. e spesso in segni. Come la volta in cui portò a Martha la pipa di suo marito, riconoscibilissima per la rosa selvatica incisa sul fornello con due iniziali vicine: G. S: Giórgos Stratos. A Martha che, sgomenta, teneva tra i palmi delle mani l'oggetto quasi con sacra devozione, Christós disse che un'onda gliel'aveva depositato ai piedi mentre si stava chiedendo se suo marito se la passasse bene là dov'era.
E iniziò a soffrire, soffocando però la pena. Per non addolorarlo.
Pregava, Martha.
Pregò, chiedendo soltanto che Christòs non avesse rimpianti.
Non aveva mai assistito a un fenomeno del genere.
Fenomeno che finì così come era iniziato.
Senza paura si liberò dalle lenzuola e si avviò verso la cucina.
Il cuore le batteva con un ritmo di onde gentili.
Gli occhi splendevano,
Sorrideva.
Le tese qualcosa avvolto in alghe kelp.
Martha prese il dono e lo svolse dall'involucro vegetale.
Era formato da due pietre sottili chiuse a libro, tenute legate da cordini probabilmente alghe anche quelli.
Lo aprì e ne lesse le lettere incise.
Lui ora è Tuo, comunicavano in modo formale,
Fratello Sole avrebbe impreziosito la sua pelle con sfumature d'oro bruno.
La vita poteva riprendere a fluire.