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venerdì 25 agosto 2023

Poesia / Haiku e Cronaca: Tra fiori bianchi (Meditazione cromatica).


Tra i fiori bianchi
ritrovo il mio destino -
Colore e vita.

Irene Navarra, Nel Bianco, AI e Grafica, 11 Lugluo 2023.


Sì, qui sto bene.
Tra fiori bianchi come i miei capelli
sento vibrare in me le note giuste.
Calmo suono di flauto
e un riso di foglie tintillanti
per il vento di cristallo che le scorre,
le spettina impudente, e poi le liscia.
Facendo frusciare seta vegetale.
Echi di un mondo parallelo
dove sbocciano storie immacolate.
Cammino sulla ghiaia del sentiero verso casa.
Scricchiolano i grani  - bianchi anch'essi -
sotto i miei passi.
Si complica il concerto.
Due cince fracassone sporgono i capini
dai bordi della casa di betulla appesa al faggio,
lanciando bucce di girasoli e arachidi.
Il suono è sordo, secco, ragtimante.
Anche le nubi si mettono a berciare
sbuffi di bianco per completare il ritmo
che m'invade come le bollicine
di una coppa  di champagne.
E quando il cuore è colmo
di frizzante naturale,
allora canto.
L'apoteosi della gioia, io canto.
Con la voce, con il corpo, con la mente.
Mi lascio andare in diaspora fruttuosa.
E sono seme di una nuova specie
ibridata a forza di ascoltare.


sabato 12 agosto 2023

Prosa e Poesia / 145474: Vita della mia vita. Racconto di Irene Navarra.

  

Questo Racconto breve è nato da una suggestione musicale.
L'amica Michela Cuschie, pianista e interprete eccellente, mi ha fatto ascoltare "Sapere di esistere"
di Licio Venizio Bregant, un compositore locale di grande sensibilità.
L'emozione è stata travolgente.
La necessità di esprimerla in parole e immagini, immediata.


Irene Navarra, Le rose rosa, AI Olio su tela, 12 Agosto 2023.


Piccolo Poema in prosa alla maniera di Charles Baudelaire.

    Vita mi viene incontro.
    A passo di danza lenta.
    Ha tra le braccia un fascio di rose rosa tenue.
    Non me le porge.

    Spero lo faccia, ma no.
    Se le porta al seno, come per proteggerle, e si ferma, discosta alquanto, guardandomi indecisa.
    Vita è indecisa su di me.
    Deve capire.
    Mi merito la luce delle rose?
    E le coreografie perfette del suo venirmi incontro?
    Non so se cedere all'impulso di correre a trattenerla, oppure ritirarmi come ho sempre fatto.
    Là però ci sono le rose.
    Di quel rosa cenere sfumato del mio rosaio antico nel giardino ormai quasi selvaggio.
    Sul fusto c'è la V di Vida, mia madre, "accuditora" di piante ed esistenze.
    La V di Vida.
    Vita della mia vita.
    Una stupenda V che aleggia tra i rami intricati, tocca le foglie, i fiori e poi dilegua in pulviscolo leggero.
    Vita della mia vita.
    Nel solco accanto al tuo sta la mia lettera iniziale in una crepa che non è più abisso da quando ho visto Vita danzarmi incontro.
    Così mi volgo a Lei, accenno un movimento un po' sbilenco, poi spicco un salto astrale e sono a respirare tenui sentori di rose rosa cenere.
    Le sfioro, le accarezzo, me le trovo in mano, le spine confitte nella carne, il sangue che scorre tumultuoso su di loro, in me.
    Le rose strette al petto, guardo il cielo e dico piano:
    "Sono qui".


Poesia / Percezioni: il potere delle nubi (Trasformazione in viola tempesta).

 
Mi sono interrogata sul potere delle Nubi.
È enorme.
Si esalta nelle Luce, la conquista, la usa
e la riflette attorno.
Così la Natura può diventare grigia, d'oro, viola...,
può assumere tinte e sfumature inimmaginabili.
Mentre Loro, Le Nubi, trasformano la sostanza,
insistendo particolarmente sull'acqua
che le riflette senza contenerle.
Sono le sorprendenti emanazioni
di uno Sciamano soprannaturale molto creativo.


Irene Navarra, Tempesta sul mare, AI Olio su tela, 10 Agosto 2023.




E in un tramonto di tempesta
mi faccio nube viola
e domo il mare
giocando tra le onde.
L'oro del Sole che traluce
può portarmi 
a modulare la mia furia
dentro la gloria di un momento
prima del suo tuffarsi negli abissi
dove non c'è più scontro,
se non un sordo sciabordio lontano
di duttile materia sulla costa scabra.
E là me ne sto quieta
a togliermi il salso dalle dita,
a districarmi dalle alghe,
per ritornare al cielo
come scheggia di brillante astrale.
Solo fra un po'.
Quando Lui, il Sole, tornerà
e io mi scioglierò,
resa vapore dai raggi del mattino,
o mi mescolerò all'acqua stellante della pioggia.
Di trasparenza incoronata.

lunedì 31 luglio 2023

Poesia / Frammento 64: Il Pan degli Angeli.

 

Irene Navarra, Il Pan degli Angeli, AI, 31 Luglio 2023



Nella Natura più spontanea, la mia vita.
Scorrono immagini sullo schermo
delle palpebre socchiuse: minacce
mi si affoltano nel cuore
e chiudono la mente.

Non sono carne per i vostri denti aguzzi.
Io sono come il Pan degli Angeli
e gravito invisibile tra i rami
degli alberi più antichi.
Respiro piano, sempre più piano
finché il fiato si fa sospiro lento
e scopro la sostanza prima
sospesa in ogni cellula.

Adoro le tempeste che squassano le chiome
e il sole che acceca ogni orizzonte.
Poi nel Tramonto recupero la nicchia
adatta per dormire e risvegliarmi
satura di voci ~ Suadenti voci
che si fanno trepide carezze.
Fonde dentro l'Anima.

domenica 30 luglio 2023

Poesia / Frammento 63: La scorta dei fiori.

 

Irene Navarra, La scorta dei fiori, AI Fotografia e Grafica, 29 Luglio 2023.


Capita di andare
sapendo in ogni orma
lo sbocciare sincrono di fiori.
Sontuose meraviglie verdi e rosa
che ti accarezzano i capelli
resi leggeri filamenti al vento.
Oh, il cuore in festa, allora.
Ornato di lacci vegetali
batte
uniformato al loro respirare.
Strutture vive
che mi fanno linfa armonica.
Così apro gli occhi-botton d'oro,
mi sfioro con le dita ormai racemi teneri
e formulo la liturgia del passo dopo passo
tra lo stormire di fronde consenzienti.


sabato 29 luglio 2023

Poesia / Frammento 62: Donna di fiori.

 

Irene Navarra, Fiori dalle tempie, AIArt, 29 Luglio 2023.


Mi nascono fiori dalle tempie e tra i capelli.
Petali rosa attorno a cuori delicati
su steli in vibrazione come antenne
pronte a carpire i suoni del creato:
i suoi misteri di nettare soave
e d'indomabili tempeste siderali.
Però, mentre mi esalto in leggerezza
di aromi morbidi e tinte prodigiose,
so che non sono solo un fiore.
Ho una sostanza doppia
radicata nel profondo.
La nutro appassionata
ora ascoltando il vento
con duttili corolle e gambi e foglie,
ora rabbrividendo di piacere nell'anima
che sa spogliarsi del suo mallo
per rivelare la recente polpa.
Luce pura.

Donna di fiori, dunque.
E viceversa.
Questo io sono.
Così sento.


domenica 23 luglio 2023

Poesia / Tanka 74: La strada delle orchidee.


Stamattina. Molto presto.
Mi sto risvegliando da un sogno in cui percorrevo una strada affiancata da alberi di orchidee.
Sì, alberi alti di orchidee bianche.
Quelle che comperi dal fioraio per ornare la tua casa o per regalarle in gesto gentile.
Non posso raccontare tutta la meraviglia, tutto lo stupore davanti alle immagini ancora presenti in me.
Tento.
Con povere, storte sillabe.


Irene Navarra, Nel sogno, AI olio e Grafica, 23 Luglio 2023.



Cammino sotto
alberi di orchidee ~
Laggiù c'è il sogno:
bianchi pensieri in volo
e nuvole che vanno.
#Tanka 74

IQ48


venerdì 21 luglio 2023

Poesia / Piccolo poema in Prosa e Tanka 73: Dentro la Sera Viola.



La Sera Viola
offre mistero tenue ~
M'aspetta il mare
Ho la sua voce in me.
Di onda in onda canto.


Irene Navarra, Verso Loznati in Cherso, Disegno grafico, 20 Luglio 2020.


    Piccolo poema in Prosa alla maniera di Charles Baudelaire.

    Una straducola in salita, il crepuscolo struggente, dietro i cespugli in basso a lambire una costa di rocce bianche e terra rossa, il Mare.
    Li ho sempre percorsi tutti, questi sentieri con sorpresa, nella mia Cherso.
    Il cuore in battito furioso fino alla visione della lastra cangiante del Mare.
    Indaco nella Sera Viola.
    Poi la calma più serena, più fluida, più levigante il corpo e l'anima nel momento dell'immersione, mentre si fa il Buio e tutto scompare.

    La Notte cambia il Mare.
    E tu cambi con Lei e con Lui: scie luminose ti segnano i contorni.
    E lo sciabordio.
    Oh, lo sciabordio morbido di braccia e gambe offerte alle onde: melodie di sirene in risalita dagli abissi.

    La nostalgia si fa potente.
    Così disegno e scrivo.
    Sono là.
    Sulle stradine sterrate che si arrampicano per cavalcare la groppa delle colline: neri draghi dormienti sotto una trapunta di stelle.
    Domani arriverà l'incendio del Sole.
    Domani.
    Ora riposo nell'occhio Blu del Cielo e nel ventre insondabile del Mare.


Irene Navarra, In mare di notte, Olio AI e Grafica, 21 Luglio 2023



giovedì 20 luglio 2023

Poesia / Frammento 61: Nella nube dei capelli (Meditazione cromatica in Bianco, Giallo, Azzurro chiarissimo e Cenere di Rose).

 

Nel Bianco dei miei capelli ritrovo la via.
Le tenui sfumature che lo ingentiliscono inducono alla meditazione.
Così mi ridefinisco nei colori di adesso:
Bianco, Giallo, Azzurro chiarissimo e Cenere di Rose.


Irene Navarra, Nella nube dei capelli, AI e Grafica, 20 Luglio 2023.



Nella nube dei capelli
si disperdono i pensieri
e fanno nido le illusioni
dalle ali esili e nessun peso
che le tenga a terra.

Il Bianco avvolge la mia storia.
dipinge trame un po' intricate,
ma discrete perché senza foga.
La tenerezza ammorbidisce e sfuma.
Come una benedizione ti si posa addosso
donando i suoi colori tenui: il Giallo
per la nostalgia che torna,
l'Azzurro a blande pennellate
per la gioia di vedere il cielo,
il Cenere di Rose per l'amore
che mi invade quando chiudo gli occhi
sentendomi ancora nel centro della vita.

 

martedì 18 luglio 2023

Poesia / Frammento 60: Farfalle.

 

Irene Navarra, Farfalle, AI e Grafica, 17 Luglio 2023 + filtro



Farfalle gemine.
Cortesi replicanti proiettate
in forme fragili
fuori da me.
Sono la trasformazione
che mi accompagna
nella recente nascita.
 Medito la mia via di Luce
tra battiti lievi d'ali
e piccoli accenni di blu cielo.
Fanno da scorta.
Daimon trionfanti
su quanto la materia esclude.

Capelli bianchi al vento
e bocca chiusa sul silenzio
che mi rende bella,
traghetto la mia essenza
verso il cuore delle cose.
Cuore delle cose anch'io
nel mare d'energia universale.


domenica 16 luglio 2023

Prosa / Racconto breve: Di verde mi in-vesto.

 
Vi accompagno nel mio mondo di trasformazioni.
Buon viaggio.

Irene Navarra, Di verde mi in-vesto, AI e Grafica, 15  Luglio 2023.
    


    Mi guardo le mani.
    Sono strane.
    Sembrano sfarinarsi in polverina luminosa
    Ne ho minimamente paura.
    Cerco di nasconderle, mettendole conserte.
    Mi sta succedendo qualcosa.
    Qualcosa di bello.
    Sento un fluido potente che mi scorre nelle vene.
    E mi amplifica i sensi.
    Sorprendo suoni mai sentiti: fruscii come sospiri di velluto, schiocchi come frustate, vibrazioni che iniziano lontano in boschi vergini, e diventano parole, e vengono sin qui, in questo luogo sacro dove varcherò ogni soglia umana per farmi sostanza sinuosa.
    Ogni forma in me cambia a poco a poco.
    La pelle, adesso, si copre di un pigmento argenteo.
    Salvia selvatica e menta piperita assieme.
    Foglia di vite e fiore di sambuco legati in simbiosi unica.
    Interazioni straordinarie creano creature singolari, rimescolandole in modelli di nuova generazione.
    Così i miei contorni mutano tra chiaroscuri di sottobosco boreale.

    Non so se sono quercia o muschio o felce.
    Non so se sarò spora che naviga nell'aria e poi si quieta nella culla della terra.
    Oppure seme che precipita dal frutto o dal baccello secco, e si propaga.
    Comprendo piano piano una natura in dialogo attraverso correnti sotterranee consolidate in reti di gamme verdi e perlacee consistenze.
    Le vene vegetali proteggono.
    E se le lasci fare, trasmigrano in noi, aprendoci la mente.
    La metamorfosi induce adattamento emozionale.
    Allora il me di recente acquisizione riscopre i ritmi universali.
    Mentre il presente si fa di "sovrumani silenzi e profondissima quiete", mentre il vento mi stormisce in carezze mute.
    Sono libera.
    Immensamente libera.
    E danzo.
    Al suono di una musica sottile che non è mia. 
    È del Tutto. 

Nel giorno della Metamorfosi, addì 16 Luglio 2023.
Irene Navarra


domenica 9 luglio 2023

Poesia / Tanka 70: Il potere dell'Ortica (Meditando in Verde e Vetro).

 
La protezione
dell'ortica è un fatto -
Quando la tieni in mano
senti lo scudo espandersi
e avvolgerti deciso.
#Tanka 70

IQ48


L'immagine è generata con l'AI - SD Immagine generata con sollecitazioni precise su SD. Licenza: CreativeML Open RAIL-M. Il prompt molto preciso e dettagliato mi ha gratificata con dei prodotti davvero interessanti che ho provveduto a migliorare, sfumare, illuminare (e altro) con la Grafica.
Irene Navarra, Il potere dell'Ortica, AI e Grafica, 8 Luglio 2023.


    

    Vestita di tunica d'Ortica e con in mano un ramo d'Ortica, a occhi chiusi nella morbida luce del mattino, medito.
    Il suo colore mi protegge.
    Le foglie stornano tocchi infidi.
    Tutto di lei mi ama.
    Sottometto l'arroganza, se supero il dolore sulle dita.
    Uccido l'invidia, se flagello l'idea maligna con i suoi fusti arditi.
    L'Ortica mi difende.
    Crea uno scudo inattaccabile attorno a me.
    A ogni sfioramento minimo pugnali vegetali uncinano chi mi vuole male.
    L'Ortica è compagna e amica.
    È una sciamana vegetale.
    Io mi assimilo a lei e assumo, a poco a poco, i suoi poteri arcani.

    Inspiro Verde pungente, lo sento bruciare nella gola e giù, fondo nel cuore.
    Come alessifarmaco mi assiste.
    Espiro grumi di diabolici anatemi.
    Inspiro il Vetro taumaturgico dei suoi villi. 
    Espiro spine velenose.
    L'autocoscienza si fa limpida.
    Dentro le palpebre scorrono vicende.
    Le purifico con l'Ortica passata a velo sulla storia.
    Le mie difese sono foglie e fiori.
    Sono nel mito che rinsalda le radici.
    Sono l'Ortica.



martedì 27 giugno 2023

Poesia / Tanka 67: Nel cuore di Maya.


Irene Navarra, I fiori di Maya, AI e Grafica, 27 Giugno 2023.



S'aprono mani
grandi per accoglierti.
Maya risplende
di gioia spirituale
se le entri nel cuore.
#Tanka 67

U-May

 

Prosa / 145474: Nubi e fiori di Magnolia. Racconto di Irene Navarra.

 

Irene Navarra, Matilda e Maya, AI e Grafica, 27 Giugno 2023.


    Matilda era scomparsa.
    I genitori se ne accorsero verso l'ora di pranzo, quando alla chiamata usuale non rispose.
    Andando dopo un po' a controllare, videro che non occupava la solita postazione sul ramo più basso dell'imponente Magnolia di nome Maya, dominatrice assoluta del loro giardino.
    In genere se ne stava lì, seduta o sdraiata in una curva dolce dell'amico ramo, e meditava contemplando il cielo.
    E ciò, in particolare durante l'Estate, quando la pianta si copriva di infinite corolle, splendenti tra le foglie di un lucido verde da un lato e marrone velluto chiaro dall'altro.
    Le nubi erano i suoi soggetti preferiti di osservazione profonda. Le scrutava, attraverso il filtro degli enormi, profumatissimi fiori di Maya, e naufragava in uno stato di leggerezza ineguagliabile.
    L'arte della meditazione, gliel'aveva insegnata una delle suore che erano state sue insegnanti: Nun Maria Pia. Nun perché insieme parlavano in inglese. G
razie a lei, sin da  bimba aveva coltivato le due discipline con applicazione straordinaria.
    Meditare e Contemplare erano per Matilda fatti esistenziali.
    Da sola, poi, si era appassionata alla meditazione cromatica. Le riusciva bene. Le sedute avvenivano in modo spontaneo con una graduale immersione nel colore, e il bianco delle Magnolie stagliato contro l'azzurro del cielo e le tinte cangianti delle nuvole, le era davvero congeniale. Lei diceva che dipendeva dai cromosomi ereditati dalla nonna, che era una riconosciuta Sciamana, amata e venerata in paese come una Santa per la sua capacità di guaritrice.
    Genetica pertanto, la sua propensione. Una dote di famiglia.
    Nei bianchi petali a formare corolle dal cuore appena crema-rosato, o sfumate di viola in alcuni giorni privi di Sole, ci si infilava, Matilda, con il suo pensiero sottile e partiva per magnifici viaggi di benessere spirituale.
    Il sorriso di Nun Maria Pia la seguiva sempre, bonario e attento.
    Avventure, le sue, che le davano purezza e serenità.

    Il giorno della scomparsa l'avevano vista in molti. Tutto sembrava normale. Della normalità di Matilda, naturalmente. Ma ci erano abituati. Guardavano e passavano oltre con un senso di incanto ineguagliabile. Nella posizione del loto, le mani abbandonate in grembo, ispirava tenerezza.
    Ormai Matilda in meditazione era un elemento essenziale di quel mondo perfetto.
    Sapevano che aveva altri luoghi propizi in cui rifugiarsi.
    Non si preoccuparono di non vederla sul solito sedile arboreo.
    Se non era sul suo ramo preferito, potevano trovarla nel fosso delle rane, o sotto gli ulivi a chiacchierare con le cicale.
    Cose così. Cose da Matilda.
    Quel giorno però, la ragazzina sembrava proprio sparita. Strano parve che i due Golden, Emma e Pablo, che lei adorava e la seguivano sempre, fossero tranquillamente accucciati all'ombra della Magnolia.
    Nannavano sereni.

    Incominciò a serpeggiare la preoccupazione.
    La madre radunò i lavoranti della loro Azienda agricola e li organizzò in squadre di ricerca, il padre si mise a correre a cavallo le campagne seguendo eventuali tracce del suo passaggio.
    Nulla.
    Nulla.
    Nulla.
    Una patina opaca si diffuse sul paesaggio.
    Pareva che il Sole se ne stesse andando, soffocato dall'ansia cupa che esalava dai cuori stretti in una morsa.

    Quando Rosa, la sua tata, alzò gli occhi al cielo, la paura che l'attanagliava svanì.
    Rosa aveva rivolto lo sguardo al cielo per implorare l'aiuto della Vergine.
    Allora aveva visto uno spettacolo incredibile: le nubi si erano condensate in petali bianchi dalla sfumatura rosata e avevano formato una sorta di chioma d'albero in cielo.
    Là dormiva Matilda.
    Bellissima.
    Sorridente nel sonno.

    Decisero così di lasciarla riposare, senza disturbarla.
    In fondo era proprio grazie a lei che quel luogo continuava a essere benedetto da Dio e in pace.
    Le sussurrarono Sogni belli, Matilda, e si accinsero a ritornare felici alle quotidiane faccende.
    Erano sicuri che le nuvole avrebbero formato una scala per farla scendere.
    La Terra poteva aspettarla con pazienza.
    E tutti loro anche.
    I genitori strinsero mani, regalarono focacce dolci e bottiglie di vino rosato e, abbracciati, ritornarono a casa.
    I due golden rimasero quieti all'ombra di Maya.
    Sapevano che, proprio sotto il suo ramo più basso, Matilda avrebbe ritoccato il suolo.

Irene Navarra

 
Irene Navarra, Tra i fiori di Maya, AI e Grafica, 27 Giugno 2023.



domenica 25 giugno 2023

Poesia, / Tanka 66: I Sogni e il Tempo.

 

Se chiudiamo gli occhi, concentrandoci sul Vuoto, per aprire poi la nostra infinita vista interiore,
il Tempo ferma l'incessante battito che tutto travolge.

 
Sognare per fermare il Tempo.
Irene Navarra, A occhi chiusi, AI e Grafica, 25 Giugno 2023.


Palpebre chiuse
su visioni mai osate.
Il Tempo tace
per un momento raro
che immenso si dilata.
#Tanka 66

IQ48

venerdì 16 giugno 2023

Poesia / Tanka 57: Segui i segnali.

 

Irene Navarra, Lanterne nella notte, AI e Grafica, 16 Giugno 2023.



Segui i segnali
se la notte è oscura ∞
Credi al domani ∞
Vedrai chiara la via
alle luci del cuore.
#Tanka 57

U-May

martedì 13 giugno 2023

lunedì 12 giugno 2023

Poesia / Haiku: Chiglia abitata (Meditazione in Azzurro e Blu).

 
Chiglia abitata ∞
Mare che io navigai ∞
Solo un ricordo ∞

Silvia Valenti, Chiglia abitata, Fotografia e Grafica.

Si andava per mare una volta.
Ed era bellissimo scoprire cale inesplorate e acque cristalline
popolate da pesci privi di paura che venivano a mordicchiarti le gambe.
Piccole Orate, Sparidi arditi accompagnavano in guizzi argentei il nuoto
e il gioco con Emma Golden Retriever che rinfrescava il cuore.
Lei riportava stecchi contorti, lavande profumate e sassi raccolti persino sott'acqua.
Ora non più.

Guardo la chiglia.
Si espande il ricordo.
A poco a poco vola a comprendere anche l'orizzonte,
E il salso, il sole, le concrezioni cristallizzate sono momenti attuali di un passato che ritorna.
Inspiro Azzurro e brilla il luccichio delle onde.
Espiro stratificazioni malsane.
Inspiro Blu di notti lunghe e fonde e punteggiate da segnali luminosi.
Come in una fiaba da navigatrice solitaria le nottiluche mi mostrano la via.
Espiro magma di incertezze subdole.
Inspiro / Espiro.
Ritmicamente.
C'è nel Creato una Ragione di Gioia profonda.
Una Letizia intrinseca che nemmeno la guerra più atroce può cancellare.

Così si fa la Grazia.
Così vivo.

giovedì 1 giugno 2023

Poesia / Percezioni: Nella Luce di un dipinto (Meditazione in Lilla, Giallo e Bianco).



Irene Navarra, Quadro virtuale / Meditazione, 1 Giugno 2023.


Di glicine, lilla cornice
a un mondo di polposi verdi,
di stella del mattino che si spegne
nel chiarore già fulgente,
di giallo croco tanto fitto
da non osare camminarci.
Di questo vado meditando.

Un passo e sono:
frenetico colore,
pura fragranza,
labbra di miele.

La dimensione inalienabile
del sogno è la mia casa.
Da sotto il pergolato che si annuncia
in lunghi racemi profumati,
nel ronzio impazzito delle api,
sento la linfa che mi scorre.
Dolce nelle vene.
E mi fa bella.


giovedì 25 maggio 2023

Poesia / Tanka: Nel Loto la via.

 

(IQ48), Dal fango la purezza, AI e
Grafica, 25 Maggio 2023.
 

Oh, riposare
su un letto vegetale!
Sempre che il Loto
ti offra il suo rifugio
tra petali di seta.
#Tanka 45

E nel profumo
dilagante in dense scie
- a occhi chiusi -
farsi stupore bianco.
E diventare intesa.
#Tanka 46

IQ48

Meditando, naturalmente, annullati nel fiore del Loto, nel suo profumo inebriante.
Lasciarsi stordire dalla forza millenaria che infonde in te, con la saggezza profonda dell'acqua da cui nasce.
Indossare la sua veste pura,  trascolorante a poco a poco nel decadere dell'inevitabile trasformazione.
Se inspiri il Loto Bianco, prendi coscienza anche del suo maturare: dal Fango in cui si propagano le radici alla Luce che lo fa sbocciare.
A cui Lui tende.
Lungo un processo sempre sulla soglia della Morte.
Morte in sé.
Dal suo Verde il viaggio verso la Luce.
Salute e Vita.
Dal suo Bianco l'accettazione che nella Luce c'è la Morte.
La Bella Morte.


(AI48), Petali di seta, AI e Grafica, 25 Maggio 2023.